Imposte

Nei condomini il superbonus rilancia le altre agevolazioni

Crescono i casi nei quali ai lavori 110% si aggiungono altre tipologie di interventi

di Luca Rollino

Il superbonus ha generato un grande rilancio dell’edilizia e un rinnovato interesse per la riqualificazione energetica, strutturale ed architettonica degli edifici esistenti.

Lentamente, agli interventi che godono dell’aliquota di detrazione del 110% si sono iniziate ad aggiungere altre lavorazioni, che godono delle più ordinarie aliquote del 90%, del 65% o del 50%. Questo avviene anche nel caso di interventi condominiali: alcuni condòmini sfruttano l’occasione per aggiungere ad interventi trainanti (comuni) e trainati (privati) anche lavorazioni di manutenzione straordinaria all’interno delle proprie abitazioni.

In questo caso, evidentemente, questi potranno godere delle agevolazioni del cosiddetto bonus casa (50%), salvo abbiano già esaurito il plafond di spesa a disposizione con il super sismabonus condominiale. Per fare questo, dovranno necessariamente attivare un proprio procedimento amministrativo presso gli uffici tecnici comunali.

Da non sottovalutare le difficoltà operative lato sicurezza in cantiere: le imprese esecutrici del condominio e del privato potrebbero non coincidere, e così i coordinatori per la sicurezza in fase di esecuzione. Servirà pertanto un’attenta pianificazione operativa, per evitare sovrapposizioni e rischi da interferenza di lavorazioni afferenti a due diversi procedimenti amministrativi e con due diversi responsabili dei lavori.

Un esempio di sovrapposizione arriva dal caso in cui un condomino decida di sfruttare il ponteggio degli interventi superbonus per aprirsi o modificare la sagoma di una finestra: questo intervento, benché minimo rispetto al più complesso e costoso intervento condominiale, richiederà molte più autorizzazioni e molti più documenti progettuali atti a dimostrarne la bontà e la liceità. E ovviamente, se non programmato per tempo, rischia di essere autorizzato quando gli interventi del superbonus siano già terminati.

Altro caso molto ricorrente è la realizzazione di interventi che godono del bonus facciate in abbinamento agli interventi di riqualificazione strutturale o energetica. Spesso, gli interventi di riqualificazione delle facciate o dei balconi, sono interventi che possono essere fatti in regime di edilizia libera, senza preoccuparsi troppo dello stato legittimo dell’immobile (ma comunque verificandolo e informando il committente in caso ci siano abusi che possano generare la perdita delle detrazioni ordinarie).

In questo caso la Cilas può essere unica, e così la notifica preliminare, ma dal punto di vista progettuale si dovranno approfondire attentamente i vincoli che un intervento di ritinteggiatura di un fabbricato porta con sé: si pensi ad aspetti spesso trascurati come il piano colore comunale o, a livello condominiale, la variazione dell’estetica e del decoro dell’immobile (sempre foriera di litigi).

Da non trascurare un consulto preventivo con la Soprintendenza, qualora l’immobile sia vincolato da un punto di vista storico o architettonico: si evita una deriva molto rischiosa in caso di interventi non graditi o non coerenti con la storia dell’immobile.

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