Nelle sanzioni alla Russia stretta su macchinari e apparecchi tecnologici
Limitato l’import di acciaio e vietato l’export di additivi per carburanti
Nono pacchetto di sanzioni alla Russia adottato dalla Ue, che si innesta sui precedenti e, sul piano doganale, stringe le maglie dell’operatività sia d’esportazione, sia di importazione, con alcune deroghe ai divieti in essere allorquando sono in essere forme di disinvestimento locale. Inoltre, è introdotto un innovativo onere di comunicazione per il condensato di gas naturale NC 27090010 prodotto negli impianti di produzione di gas naturale liquefatto (Gnl), al fine di garantirne la sicurezza di approvvigionamento.
Con una nuova modifica al regolamento sanzioni Russia, ossia il regolamento 833/2014 (operata con il regolamento 2474/2022), le istituzioni unionali decidono un ulteriore passo verso la chiusura del mercato e, dopo essere intervenute da ultimo sul greggio, fissando il prezzo base oltre il quale non è possibile movimentare il prodotto energetico, insistono ora su macchinari e apparecchi tecnologici. In sostanza, il cosiddetto “nono pacchetto” di sanzioni, di cui sottolinea l’importanza l’avviso dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli del 30 dicembre, amplia l’elenco dei prodotti, già soggetti a restrizione all’esportazione, nel dettaglio quelli atti a contribuire in particolare al rafforzamento (a) delle capacità industriali russe, includendo principalmente prodotti quali generatori, droni giocattolo, pc, dischi rigidi, componenti informatici ed altro; (b) del settore militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore della difesa e della sicurezza, aggiungendo alcuni beni specifici. Inoltre, in continuità con i precedenti interventi, il regolamento (Ue) 2022/2474 ha introdotto e modificato alcuni ulteriori divieti di export (si segnalano gli additivi per carburanti), sempre con ulteriori deroghe contrattuali che salvaguardano le commesse in essere e in corso d’opera.
Quanto all’importazione, sono state ampliate e introdotte alcune deroghe ai seguenti divieti di import dalla Russia, di base gestite in forma di contingenti, che seguono le regole ordinarie in capo alla Ue. La scelta è di limitare gli approvvigionamenti di taluni beni, senza al momento escluderli. È il caso, ad esempio, dei prodotti siderurgici, oppure – per talune categorie di beni – delle importazioni operate fino al 30 settembre 2023, in presenza di apposita autorizzazione del ministero Affari esteri e cooperazione internazionale, qualora si tratti di beni strettamente necessari per disinvestire dalla Russia o liquidare attività commerciali in Russia. Vige infine l’onere di comunicazione alla predetta autorità destinato agli operatori del condensato di gas naturale prodotto negli impianti di Gnl, al fine di garantirne l’approvvigionamento. Infatti, in generale, l’importazione di olii greggi di petrolio e minerali bituminosi è vietata.