Finanza

Nuova Sabatini rifinanziata fino al 2027 ma con contributo erogato in più anni

Aiuto in unica soluzione solo per i finanziamenti fino a 200mila euro. Il nuovo stanziamento totale è di 900 milioni

di Gabriele Ferlito

L’ultima versione del Ddl di Bilancio rifinanzia la nuova Sabatini con 900 milioni di euro fino al 2027 (240 milioni per il 2022 e il 2023, 120 milioni per gli anni dal 2024 al 2026 e 60 milioni per il 2027). Ma ripristina l’erogazione del contributo in più quote annuali, a eccezione dei finanziamenti fino a 200mila euro.

L’agevolazione (introdotta dall’articolo 2, comma 4, del Dl 69/2013) consiste nella concessione di finanziamenti alle Pmi per acquistare, anche in leasing, macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali a uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali.

Il finanziamento (di durata non superiore a 5 anni e importo compreso tra 20.000 e 4 milioni di euro) può essere assistito fino all’80% dalla garanzia del Fondo Pmi e dev’essere interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili.

È previsto anche un contributo del Mise pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo pari al 2,75% (elevato al 3,575% per investimenti in tecnologie “Industria 4.0”).

Con la legge di Bilancio 2021 (articolo 1, comma 95, legge 178/2020) era stata prevista – per le domande presentate dal 1° gennaio 2021 – l’erogazione in un’unica soluzione, indipendentemente dall’importo del finanziamento deliberato (in luogo della ripartizione “ordinaria”, prevista in 6 annualità). Adesso la manovra 2022 reintroduce l’erogazione del contributo in più quote annuali, ma rimane ferma la soluzione unica per i finanziamenti fino a 200mila euro.

A causa dell’emergenza pandemica, con il Dl 18/2020 (Cura Italia) e il Dl 73/2021 (Sostegni bis) è stata disposta la sospensione del pagamento, da parte delle imprese, delle rate dei finanziamenti fino al 31 dicembre 2021.

Nella stessa ottica, il ministero (con circolare del 29 aprile 2020) ha riconosciuto alle imprese beneficiarie della nuova Sabatini la possibilità di avvalersi di una proroga di sei mesi del termine per la realizzazione degli investimenti e per la trasmissione della connessa documentazione.

I fondi per il 2021

Nel 2021 l’operatività della misura ha richiesto diversi interventi. Già nella legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020) erano stati stanziati 370 milioni di euro. A questi sono stati aggiunti ulteriori 425 milioni con il Dl 99/2021, che hanno consentito la riapertura dello sportello dal mese di luglio 2021. La manovra 2022 dà quindi continuità alla misura stanziando – come detto – 900 milioni fino al 2027.

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