Finanza

Nuovi bandi dalle Regioni per sostenere l’occupazione

Da Puglia, Lombardia, Marche e Toscana fondi per il rilancio delle imprese stritolate dall’emergenza pandemia

di Roberto Lenzi

Incentivi a giovani e donne per creare occupazione e aiuti per rilanciare le imprese esistenti sono le ricette messe in campo dalle regioni per rispondere all’emergenza Covid-19. I fondi possono arrivare a coprire fino al 100% della spesa ammissibile, prevedendo anche contributi a fondo perduto.

Puglia

Il bando “Nidi” prevede incentivi per l’avvio di nuove imprese attraverso un prestito rimborsabile e contributi a fondo perduto parametrati alle spese per investimenti e alle spese di gestione sostenute nei primi mesi di attività. La dotazione della misura è pari a 54 milioni euro.

Possono richiedere l’agevolazione sia i soggetti che intendono avviare una nuova attività sia coloro che l’hanno già costituita purché di recente. Se costituite da meno di 6 mesi, per ottenere le agevolazioni le imprese non devono aver iniziato l’attività. Se costituite da più di 6 mesi, l’operazione deve configurarsi come un passaggio generazionale, oppure come rilevamento d’impresa in crisi da parte dei dipendenti, oppure deve trattarsi di cooperative sociali assegnatarie di beni immobili confiscati o di imprese beneficiarie della misura «PIN - Pugliesi Innovativi».

L’impresa potrà nascere come impresa individuale o società. Nel secondo caso, dovrà essere partecipata per almeno la metà, sia del capitale sia del numero di soci, da soggetti appartenenti ad almeno una delle seguenti categorie: giovani con età tra 18 anni e 35 anni, donne di età superiore a 18 anni, disoccupati che non abbiano avuto rapporti di lavoro subordinato nell’ultimo mese, persone in procinto di perdere un posto di lavoro, titolari di partita Iva non iscritti al registro delle imprese che, nei 12 mesi antecedenti la domanda, abbiano emesso fatture per meno di 30mila euro verso non più di due differenti committenti.

Le attività ammissibili sono le più disparate, sul portale www.sistema.puglia.it è possibile consultare l’elenco dei codici Ateco ammissibili.

Lombardia

“Al Via” è lo strumento della Regione Lombardia per supportare il rilancio degli investimenti delle Pmi. Nasce per stimolare la ripartenza e prevede la concessione di finanziamenti a medio lungo termine, assistiti da una garanzia regionale gratuita, abbinati a un contributo a fondo perduto in conto capitale che può arrivare al 15% della spesa.

Si muove su tre linee: la Linea sviluppo aziendale finanzia gli investimenti basati su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo, la Linea rilancio aree produttive finanzia gli investimenti per lo sviluppo aziendale basati su programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo legati a piani di riqualificazione e/o riconversione territoriale di aree produttive, mentre la Linea investimenti aziendali (Fast) finanzia gli investimenti in programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo compresi quelli legati all’adeguamento ai nuovi protocolli sanitari e di sicurezza in seguito all’emergenza da Covid–19.

Il contributo a fondo perduto in conto capitale è compreso tra il 5% e il 15% dell’investimento ammissibile in base alla tipologia di progetto, al regime di aiuto selezionato dall’impresa richiedente, alla dimensione dell’investimento e/o alla dimensione di impresa. Le domande potranno essere presentate fino al 30 giugno 2021, salvo esaurimento fondi.

Marche

Il bando mira a favorire la creazione di nuove imprese da parte di disoccupati, giovani e meno giovani, residenti nei comuni marchigiani che non fanno parte di aree già agevolate. Il bando è aperto a nuove realtà imprenditoriali, incluse quelle relative a studi professionali e libere professioni.

I disoccupati maggiorenni possono intraprendere una nuova attività in tutti i settori economici, esclusa l’agricoltura, e ricevere un sostegno sotto forma di contributo a fondo perduto per l’avvio dell’impresa e per la creazione di nuova occupazione.

L’agevolazione può arrivare a un massimo di 35 mila euro suddivisi in due quote: la prima, pari a 15 mila euro, viene erogata alla nuova impresa al momento della dichiarazione di avvio attività e una volta garantito l’impiego del titolare o socio o libero professionista. La seconda, facoltativa, è pari ad un massimo di 20 mila euro e viene erogata alla chiusura del progetto, qualora l’impresa crei ulteriore occupazione. È commisurata al numero di posti di lavoro creati e alla tipologia di contratto.

Il bando è aperto a sportello dal 12 febbraio scorso e può contare su una dotazione di oltre 2,9 milioni di euro.

Toscana

Il bando della Regione Toscana prevede incentivi a giovani e donne che vogliono iniziare un’attività. L’agevolazione viene concessa nella forma del microcredito a tasso zero della durata di 7 anni. Possono presentare domanda le micro e piccole imprese nate entro due anni o le persone fisiche intenzionate ad avviare un’attività imprenditoriale o un’attività di libero professionista.

Ammesse spese per investimenti in impianti, macchinari, attrezzature e altri beni funzionali all’attività di impresa. Sono ammissibili anche le opere murarie connesse all’investimento, le spese immateriali e quelle per il capitale circolante. Il progetto ammissibile può ammontare al massimo a 35 mila euro. Bando a sportello.

Articolo tratto dal Sole 24 Ore del 18 febbraio

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