Nuovo giro di audizioni in Senato per il disegno di legge

Si è conclusa ieri sera la discussione generale nella seduta plenaria delle commissioni Giustizia e Finanze del Senato sulla proposta di legge relativa alla voluntary disclosure.
«È stata una discussione costruttiva – racconta il relatore per la commissione Finanze, Claudio Moscardelli (Pd) –. Sono state chieste nuove audizioni nelle commissioni Giustizia e Finanze del Senato, che l'ufficio di presidenza calendarizzerà nei prossimi giorni. L'obiettivo è quello di programmare le nuove audizioni in tempi stetti per andare avanti con l'approvazione del provvedimento». La richiesta di un ulteriore ciclo di audizioni è stata presentata dal senatore di Forza Italia, Salvatore Sciascia.
E proprio Forza Italia ha avanzato la proposta di rendere più efficace la procedura di collaborazione volontaria attraverso l'introduzione di un'aliquota forfettaria e non progressiva. «Questa proposta – spiega però Moscardelli – non sarebbe in linea con le indicazioni Ocse».
Un'ulteriore proposta è arrivata dal Movimento 5 Stelle che ha chiesto l'aumento della pena edittale dell'autoriciclaggio.
«Durante la discussione generale – continua il relatore – è stato sottolineato come il provvedimento incentivi l'emersione: questo perché chi ha posizioni irregolari e non intende regolarizzarle rischia moltissimo».
L'impressione, dunque, è quella che il testo già approvato dalla Camera non subirà modifiche: «Abbiamo intenzione – sottolinea Moscardelli – di concludere l'iter di approvazione del provvedimento sulla voluntary disclosure in tempi brevi».
L'iter politico procede senza intoppi, dunque, così come quello tecnico: ieri Il Sole 24 Ore ha anticipato le bozze del modello di adesione alla collaborazione volontaria su cui sta lavorando l'agenzia delle Entrate. Si tratta di un modello “snello” composto da due pagine, a cui il contribuente dovrà allegare tutta la documentazione necessaria per provare quando autodichiarato.