Oggi a Roma alla Guardia di Finanza confronto su fisco e controlli
Reddito di impresa, fiscalità, controlli. Su questo triangolo a geometria variabile si gioca, oggi più ancora che in passato, il futuro dell'economia reale, la tenuta del sistema di garanzie sociali e , non ultime, le chance di competitività internazionale dell'Italia .
Su questi temi, analizzati in rapporto dinamico, si svolge oggi a Roma, nel Salone d’onore del comando della Guardia di finanza di piazza Armellini, il convegno «Le imposte nel bilancio di esercizio e l'attività di controllo dell'amministrazione finanziaria», promosso dall'Istituto per il governo societario, presieduto da Paolo Moretti. Tra gli altri interverranno: Giorgio Toschi, comandante generale della Guardia di Finanza, Ivan Vacca, condirettore Assonime, Massimo Miani, Andrea Mascherin e Marina Calderone, rispettivamente presidenti dei Consigli nazionali di commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro.
Le difficoltà per chi deve redigere i bilanci societari sono moltiplicate dall'accavallarsi di normative internazionali, le ultime recepite nel decreto legislativo 139/2015, con le regole fiscali nazionali.
Se è vero che lo scopo perseguito dalle varie e parziali riforme era di rendere il più possibile omogeneo il panorama crossborder delle regole di redazione del bilancio, la declinazione dei principi nel Codice civile, e soprattutto l'intreccio con la normativa fiscale, ha reso la disciplina particolarmente complicata soprattutto per chi la deve applicare in prima battuta e sotto la propria responsabilità.
La novità di prassi degli ultimi anni è stata comunque il graduale e corretto recepimento del principio di contraddittorio postulato dallo Statuto del contribuente, sia nella giurisprudenza delle Commissioni tributarie e, da quest'anno, anche nelle linee guida di intervento della Guardia di finanza.