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Superbonus e spese 2021, si può utilizzare la detrazione del primo Sal e cedere le rate successive

È necessario però presentare una dichiarazione integrativa, in quanto i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi per il 2021 sono scaduti il 30 novembre 2022

La domanda

In un intervento ecobonus 110%, è stato fatto un primo Sal con asseverazione Enea sulle spese 2021 per la cessione del credito alla banca. Successivamente è stata fatta anche l’asseverazione Enea per il secondo Sal per il 2022, gestito con sconto in fattura. La pratica del primo Sal con la banca non è andata a buon fine e non è stata esercitata l’opzione. Può il contribuente portare in detrazione gli importi del primo Sal e perfezionare lo sconto in fattura con la pratica agenzia delle Entrate sia per il secondo Sal che per la fine lavori? In caso positivo non essendoci un protocollo della pratica del primo Sal, dato che è portato in detrazione, nella pratica del secondo Sal e fine lavori cosa si indica nel quadro A?
S. D. FI

Come chiarito dalle Entrate, con la circolare 19/E/2022, paragrafo 4.2, «l’opzione dello sconto in fattura o cessione del credito può essere esercitata in relazione a ciascuno stato di avanzamento dei lavori (Sal) che, con riferimento agli interventi ammessi al Superbonus, non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo e il primo stato di avanzamento deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento medesimo. In tali casi, il credito d’imposta che scaturisce dai singoli Sal e dal saldo ha vita autonoma ed è cedibile separatamente, anche a soggetti diversi, senza configurare una cessione parziale del credito rispetto alla totalità dei lavori eseguiti, fermo restando quanto affermato in merito al divieto di frazionamento delle successive cessioni delle singole rate annuali. Resta ferma la possibilità di cedere tutte le rate residue di detrazione non ancora utilizzate. Ciò significa che, in caso, ad esempio, di una spesa sostenuta nel 2021, da cui deriva una detrazione rateizzabile negli anni successivi, è possibile utilizzare in detrazione la quota corrispondente alla prima rata e cedere tutte le rate residue insieme. È fatta salva la possibilità per il cessionario, una volta acquisito il credito, di cedere le singole annualità di cui lo stesso si compone». Pertanto, per rispondere al primo quesito del lettore, questi può portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi per il 2021 le spese relative al primo Sal corrisposte nel 2021 (a tal fine dovrà presentare una dichiarazione integrativa, in quanto i termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi per il 2021 sono spirati il 30 novembre 2022). Inoltre, sempre per quanto chiarito con il documento di prassi sopra riportato in stralcio, per il secondo Sal e per la fine lavori il lettore potrà esercitare il diritto di opzione per lo sconto in fattura ex articolo 121 del DL 34/2020, sempreché vengano rispettati i tempi previsti (in particolare, si segnala che per il secondo Sal relativo alle spese sostenute nel 2022, il termine per la trasmissione della comunicazione di opzione alle Entrate è il 31 marzo 2023, come previsto dal punto 4.1 del provvedimento delle Entrate 35873/2022). Infine, per quanto concerne l’ultimo quesito, in assenza - a oggi - di chiarimenti ufficiali sul punto, si ritiene che nel quadro A della comunicazione relativa al secondo Sal possa essere indicato soltanto il numero 1 nel campo riservato, appunto, al numero del Sal, mentre nella comunicazione di fine lavori possa essere indicato 2 in tale campo e in questo caso anche il numero di protocollo telematico assegnato alla precedente comunicazione relativa al secondo Sal (in modo da agganciare le due comunicazioni di sconto in fattura).

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