Pace fiscale, i commercialisti chiedono un mese in più per rottamazione e saldo e stralcio
Rottamazione ter e saldo e stralcio da prorogare. Per i commercialisti serve almeno un mese in più, rispetto alla scadenza programmata per il 30 aprile (martedì prossimo): il grande numero di richieste dei contribuenti ha causato blocchi informatici e, adesso, serve più tempo per non lasciare nessuno indietro.
La richiesta è stata ufficialmente presentata ieri al ministro dell’Economia, Giovanni Tria e al direttore dell’agenzia delle Entrate, Antonino Maggiore attraverso una lettera del Consiglio nazionale dei commercialisti ( clicca qui per consultarla ), firmata dal presidente Massimo Miani: «Con l’approssimarsi delle scadenze - spiega - si sono moltiplicate le segnalazioni giunte al Consiglio nazionale da parte di professionisti impossibilitati ad operare a causa di alcuni blocchi informatici dei siti internet degli agenti della riscossione, dovuti al notevole numero di richieste da parte dei contribuenti».
E questo non è stato l’unico impedimento. «A ciò - prosegue Miani -, si sono aggiunti sia i ritardi rilevati, in particolare sul territorio siciliano, nelle risposte alle richieste di attivazione dei codici pin per l’autorizzazione all’accesso delle posizioni dei singoli contribuenti, sia le difficoltà nel rilascio degli estratti di ruolo per le richieste effettuate direttamente agli sportelli presenti sul territorio e nell’ottenere le dichiarazioni Isee da parte dei centri di assistenza fiscale». Rallentamenti resi ancora più problematici dalle chiusure degli uffici pubblici per le festività pasquali.
Per consentire a tutti i contribuenti di potersi avvalere delle opportunità della rottamazione ter e del saldo e stralcio, assicurando anche all’Erario i risultati attesi in termini di gettito, allora, «chiediamo - conclude il presidente - che sia disposta con estrema urgenza la proroga di almeno trenta giorni della presentazione della domanda di adesione alle definizioni agevolate in oggetto e del versamento della prima o unica rata in scadenza il prossimo 30 aprile». E per i commercialisti la proroga trova un’ulteriore giustificazione: l’estensione, prevista nel decreto crescita, della rottamazione alle entrate regionali e degli enti locali.
Sulla stessa linea del Consiglio nazionale, anche l’associazione dei dottori commercialisti (Adc) e l’associazione nazionale commercialisti (Anc), che ieri in una nota congiunta hanno spiegato: «La scadenza del 30 aprile per la presentazione delle dichiarazione di adesione alla definizione agevolata dei ruoli e del saldo e stralcio dei debiti è oramai prossima, e su tutto il territorio nazionale si riscontrano ancora molteplici problemi in ordine all’acquisizione di tutti i dati necessari per procedere nelle pratiche».
Per questo motivo, Adc e Anc «pongono l’attenzione sull’assoluta necessità di un differimento del termine dal 30 aprile almeno al 31 maggio, per dare modo agli utenti di completare correttamente le procedure necessarie e all’amministrazione di intervenire sui sistemi per renderli adeguati al numero delle richieste».
Gli approfondimenti
L’ambito di applicazione della rottamazione-ter (clicca qui per consultarlo)
di Luigi Lovecchio
Tratto da Condono 24 (www.condono24.com)
La lettera di Miani a Tria e Maggiore per la proroga della rottamazione-ter