Adempimenti

Pace fiscale, doppia proroga per il pagamento delle rate 2020 e 2021

Le scadenze della web tax slittano a regime al 16 maggio (versamento) e 30 giugno (dichiarazione)

di Giovanni Parente

Il perdurare dell'emergenza Covid cambia in corsa anche il calendario fiscale 2021. Con una serie di interventi in parte già preannunciati da comunicati del ministero dell’Economia nelle scorse settimane, il decreto Sostegni riscrive l’agenda delle prossime scadenze per cittadini, imprese e professionisti. Sul fronte delle cartelle non c’è solo l’ulteriore rinvio dei termini di sospensione di notifiche e versamenti, ma anche la doppia proroga per chi deve pagare le rate 2020 e 2021 di rottamazione-ter e saldo e stralcio.

Per le quattro rate 2020 che l’ultima proroga aveva spostato al 1° marzo scorso (il termine era in realtà il 28 febbraio ma cadeva di domenica) ci sarà tempo per saldare quanto dovuto ad agenzia delle Entrate-Riscossione (Ader) fino al prossimo 31 luglio. Ma slitta in avanti anche la possibilità di versare le rate in scadenza nel 2021 tra le due sanatorie: le scadenze del 1° marzo, 31 marzo, 31 maggio e 31 luglio potranno essere pagate entro il 30 novembre 2021. In entrambi i casi, si potrà usufruire del margine di tolleranza di cinque giorni: i versamenti che arriveranno con questo ritardo rispetto al nuovo termine fisato saranno considerati validi e non causeranno l’addio dalle definizioni agevolate.

Anche la web tax subisce un nuovo differimento. Il primo versamento che, dopo la modifica introdotta nel decreto cartelle di gennaio poi trasposto nella conversione del Milleproroghe, era slittato al 16 marzo ora viene ulteriormente prorogato al 16 maggio mentre il termine ultimo della dichiarazione passa dal 30 aprile al 30 giugno. E la novità nell’ultima versione dello schema di decreto circolato è che il 16 maggio e il 30 giugno diventano rispettivamente anche le due scadenze a regime per la web tax, quindi anche per i prossimi anni.

C’è poi il capitolo dedicato alla road map verso la dichiarazione precompilata 2021. Ci saranno 15 giorni in più con la deadline che passa dal 16 al 31 marzo per la certificazione unica: sia per la consegna da parte dei sostituti d’imposta a lavoratori e pensionati sia per l’invio telematico dei dati all’agenzia delle Entrate. A proposito di invii telematici, lo stesso differimento (dal 16 al 31 marzo) è stato concesso ai soggetti chiamati a trasmettere i dati per spese che danno diritto a detrazioni o deduzioni: tra questi gli interessati dalle due settimane in più di tempo ci sono, tra gli altri, banche, assicurazioni, enti previdenziali, amministratori di condominio, università, asili nido.

IL CALENDARIO

Ulteriore rinvio per il debutto della precompilata Iva per 2,3 milioni tra imprese e autonomi. La partenza dei registri precompilati scatterà dalle operazioni a partire dal 1° luglio 2021, mentre bisognerà attendere il 2023 per la dichiarazione Iva precompilata perché inizieranno ad essere censite le operazioni solo dal 2022.

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