Imposte

Parrocchie escluse dal 110%, non sono Onlus, Odv o Aps

Nella risposta a interpello 14 l’Agenzia chiarisce che Dl 34/2020 delinea in modo puntuale l’ambito soggettivo della misura

di Gabriele Sepio

Esclusi gli enti religiosi dai beneficiari del Superbonus. È quanto si evince dai chiarimenti dalla risposta ad interpello n. 14/E, pubblicata il 7 gennaio sul sito dell’Agenzia delle Entrate, in merito alla possibilità di applicare anche a questa specifica tipologia di enti la maxi detrazione del 110%, introdotta col decreto Rilancio, in relazione alle spese per specifici interventi di efficienza energetica nonché per il consolidamento statico o riduzione del rischio sismico degli edifici (articolo 119 del Dl 34/2020, convertito con modificazioni nella legge 77/2020).

Le eccezioni ammesse

Il Dl 34/2020 delinea in modo puntuale l’ambito soggettivo della misura, ricomprendendo espressamente all’articolo 119, comma 9, lettera d) bis, tra i beneficiari “non profit” solo gli enti iscritti nei relativi registri di settore, vale a dire le Onlus, le organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps).

Per questi enti, come già confermato dall’Agenzia negli scorsi mesi, l’accesso al Superbonus è riconosciuto in senso ampio, non operando la limitazione prevista per le persone fisiche e spettando a prescindere dalla categoria catastale e dalla destinazione dell’immobile oggetto degli interventi, fermo restando la necessità che gli interventi ammessi siano effettuati sull’intero edificio o sull’unità immobiliare (Circolare 30/E/2020).

Il caso della parrocchia

Nel caso in esame, la parrocchia Istante chiedeva la possibilità di accedere al Superbonus per lavori da effettuare su immobili di sua proprietà, nonché di fruire della cessione del credito o sconto in fattura. Nel rispondere, l’Amministrazione finanziaria punta l’attenzione sull’elemento soggettivo dell’agevolazione ed esclude dal novero dei beneficiari la parrocchia. La mancanza in capo a quest’ultima della specifica qualifica richiesta dal decreto Rilancio (Onlus, Odv o Aps) costituirebbe, ad avviso dell’Agenzia, un elemento ostativo.

Inquadramento soggettivo, questo, che seppur plausibile per un ente parrocchiale, deve tener conto in ogni caso anche della possibilità per gli stessi di costituire rami Onlus, limitatamente ai quali dovrebbero poter rientrare nel novero della misura.

Riforma in vista

Inoltre, in considerazione della proroga del Superbonus al 30 giugno 2022 ad opera della legge di Bilancio 2021 (di cui si attende il definitivo vaglio del Consiglio Ue), tale misura – riferendosi alle sole Onlus, Odv e Aps – potrebbe creare non poche criticità applicative, specie in ragione dell’imminente operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore, attesa per aprile di quest’anno, e per il conseguente venir meno dei Registri Onlus, Odv e Aps. In questo senso, è auspicabile un intervento legislativo che tenga conto dei prossimi passaggi operativi .

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