Contabilità

Partecipazioni, valutazioni al fair value in chiaro non solo per i soggetti Ias

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di Franco Roscini Vitali

Una guida operativa per la valutazione al fair value delle partecipazioni nel bilancio separato redatto in base ai principi contabili internazionali Ias/Ifrs, utile anche per le imprese che seguono le norme del codice civile e dei principi contabili nazionali.

Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha predisposto un primo documento che illustra norme complesse, relative alla valutazione delle partecipazioni, che richiedono l’applicazione di nozioni di finanza, estimo, informatica e altro.

Il documento ha un ambito di applicazione più ampio rispetto a quanto si potrebbe evincere dalla titolazione che fa riferimento ai principi Ias/Ifrs: infatti, il paragrafo 5 contiene una sintesi degli elementi di valutazione delle partecipazioni nel sistema codicistico e dei principi contabili nazionali.

Pertanto, le norme tecniche illustrate possono essere adottate, in alcune fattispecie, anche nelle valutazioni delle partecipazioni effettuate con le disposizioni “nazionali”.

L’occasione per la redazione della guida è il debutto, a partire dal 1° gennaio 2018, dell’Ifrs 9 relativo alla rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari, che sostituisce lo Ias 39.

La guida si focalizza sulla valutazione delle partecipazioni in base al fair value e tiene conto del principio internazionale Ifrs 13 che tratta l’argomento.

Lo Ias 27, che riguarda il bilancio separato (ovvero non consolidato), consente di misurare al fair value le «altre partecipazioni» cioè le partecipazioni che non si configurano come partecipazioni in controllate, collegate, joint venture e joint operation. Questo perché, in assenza di un rapporto che possa configurarsi di controllo, influenza notevole o controllo congiunto, la valutazione al fair value fornisce un’informazione finanziaria rilevante.

Altro caso dove tale valutazione è applicabile, si ha nel bilancio separato nel quale l’impresa deve iscrivere le partecipazioni in società controllate, adottando il costo storico, il fair value o il metodo del patrimonio netto.

Inoltre, il fair value può assumere un ruolo rilevante nell’ambito della misurazione sucessiva delle partecipazioni quando, a causa della riduzione del valore, è applicato lo Ias 36.

La guida, nel paragrafo 3, illustra i metodi di valutazione costituiti dalle valutazioni di mercato, reddituale e del costo: sono commentati il metodo dei multipli di mercato e quello dei flussi di cassa attualizzati.

Il successivo paragrafo 4 analizza le previsioni dell’Organismo italiano di valutazione (Oiv).

Il paragrafo 5, occupandosi delle imprese che redigono il bilancio in base alle nazionali, rammenta che l’Oic 21 prevede che la perdita durevole di valore della partecipazione è determinata confrontando il valore di iscrizione in bilancio con il suo valore recuperabile, determinato in base ai benefici futuri che si prevede affluiranno all’economia della partecipante. Il valore recuperabile, poi, è il maggiore tra il valore d’uso (=di utilizzo) e il fair value.

Cndcec, documento sulla valutazione delle partecipazioni al fair value

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