Adempimenti

Patent box, marchi «tracciati» nel modello Redditi 2018

immagine non disponibile

di Roberto Bianchi e Maurizio Ragno

Il modello Redditi 2018 accoglie le nuove disposizioni attuative attinenti al regime di patent box, immettendo due nuovi prospetti, il primo riservato ai contribuenti che hanno esercitato l’opzione afferente ai marchi e il secondo finalizzato all’esercizio dell’opzione per poter beneficiare del regime di imposizione privilegiata.

Il Dm 28 novembre 2017 ha conformato le disposizioni attuative concernenti il patent box all’articolo 56 del Dl 50/2017 che ha disposto l’estromissione dei marchi d’impresa dal perimetro effettivo di esecuzione dell’agevolazione in merito alle opzioni espresse, una volta decorsa la data del 31 dicembre 2016. L’articolo 13 del Dm 28 novembre 2017 prescrive che l’opzione per il regime del patent box, professata per i due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2014, può ricomprendere anche i marchi d’impresa, tra i quali rientrano pure i marchi collegiali, registrati o in fase di registrazione. In tale circostanza l’opzione copre un arco temporale coincidente con cinque periodi d’imposta ovvero, qualora risultasse essere minore, sino al 30 giugno 2021, senza tuttavia essere rinnovabile.

Il decreto ministeriale ha previsto che ogni singolo contribuente che si è avvalso dell’opzione afferente ai marchi, con decorrenza dal 2017, per i soggetti con esercizio coincidente all’anno solare (modello Redditi 2018) e per ogni periodo di imposta nel quale l’opzione esercita la sua efficacia, è chiamato a fornire puntuali informazioni nelle righe del dichiarativo.
Redditi SC 2018 anticipa pertanto, all’interno del quadro RS (rigo RS270), l’inserimento di una nuova tabella denominata «Grandfathering (patent box)». Le istruzioni al rigo RS270 prevedono che, nel rispetto di quanto disposto dall’articolo 13 del Dm 28 novembre 2017, è necessario rappresentare in colonna 1 «il numero dei marchi per i quali è stata esercitata l’opzione» e in colonna 2 l’importo del correlato «reddito agevolabile».

Nelle colonne da 3 a 5 è necessario inoltre segnalare i codici dei paesi esteri in cui risultano essere fiscalmente residenti (A) «la società che esercita il controllo diretto sul soggetto stesso», (B) «la società che esercita il controllo indiretto sul soggetto stesso che, a sua volta, è controllata esclusivamente dallo Stato o da altri enti pubblici o da persone fisiche ovvero non è controllata da alcun soggetto» e infine (C) «le società correlate dalle quali il soggetto ha ricevuto compensi per lo sfruttamento dei marchi d’impresa oggetto dell’opzione».
Qualora venga compilato il rigo (C), nel caso in cui la condizione si verifichi con riferimento a plurime società, «è necessario utilizzare le colonne da 6 a 9 e, qualora non fossero sufficienti, gli ulteriori moduli».

Un’ulteriore novità afferente l’opzione per il regime del patent box è rappresentata dalla circostanza che la stessa, con decorrenza 2017, deve essere esercitata obbligatoriamente all’interno della dichiarazione dei redditi. Redditi 2018 contiene all’interno del quadro OP «Comunicazioni dei regimi opzionali» la Sezione IV (patent box), riservata specificamente all’esercizio dell’opzione per la tassazione agevolata dei redditi scaturenti dall’utilizzo di determinati beni immateriali.

Le istruzioni per la compilazione del dichiarativo rammentano al contribuente che l’opzione ha un durata pari a cinque periodi d’imposta, che è irrevocabile ma non rinnovabile e che inoltre, a decorrere dal terzo periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, l’opzione deve essere esercitata compilando il menzionato prospetto con decorrenza dal periodo d’imposta al quale fa riferimento la relativa dichiarazione. Di conseguenza, l’opzione manifestata all’interno del modello Redditi 2018 e afferente al periodo d’imposta 2017, esprime la sua efficacia nell’arco temporale compreso tra il 2017 e il 2021.

Per esercitare la menzionata opzione è necessario pertanto compilare il prospetto di cui ai righi da OP16 a OP20 del modello Redditi SC 2018 rappresentando, per ciascuna tipologia di bene immateriale agevolabile sulla base di quanto disposto dal comma 1 dell’articolo 6 del Dm 28 novembre 2017 (software tutelato da copyright, brevetti industriali, disegni e modelli, processi, formule e informazioni industriali, nonché beni immateriali collegati dal vincolo di complementarietà), in colonna 1 il numero dei beni ai quali fa riferimento l’opzione e, in colonna 2, l’ammontare del reddito agevolabile suddiviso per ogni singola catalogazione di bene agevolabile.

Le istruzioni rammentano altresì che, nel caso in cui la quota di reddito agevolabile risulti essere afferente all’utilizzo diretto dei beni, l’opzione manifesta la sua efficacia dal periodo d’imposta in cui è avanzata l’istanza di ruling.

I modelli e le istruzioni
(clicca sul link per visualizzarli)

Il modello Redditi società di capitali 2018

Le istruzioni al modello Redditi società di capitali 2018

Il modello Redditi società di persone 2018

Le istruzioni al modello Redditi società di persone 2018

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©