Adempimenti

Pensione di cittadinanza, beneficio cumulabile con gli altri assegni

di Fabio Venanzi

I soggetti percettori del reddito di cittadinanza, al raggiungimento dell’età prevista tempo per tempo per la pensione di vecchiaia, si vedranno erogare la pensione di cittadinanza.

Per il biennio 2019/2020, il requisito anagrafico sarà di 67 anni, ma dal 2021 sarà adeguato agli incrementi legati all’aumento della speranza di vita che, di norma, non potranno essere superiori a tre mesi. La pensione di cittadinanza si pone come obiettivo quello di contrastare la povertà delle persone anziane e decorrerà dal primo giorno del mese successivo a quello di compimento dell’età anagrafica citata.

In caso di presenza di più soggetti nel nucleo familiare, la pensione di cittadinanza spetterà al compimento dell’età del componente del nucleo più giovane. Ne deriva che tutti i componenti dovranno avere più di 67 anni. Rispetto al reddito di cittadinanza, la pensione può arrivare fino a 9.360 euro annui (780 euro mensili), esenti da imposizione fiscale. Infatti, secondo quanto previsto dalla relazione tecnica, ai fini dell’accesso alla pensione di cittadinanza, la soglia è fissata a 7.560 euro, riservata ai nuclei familiari composti di soli soggetti con almeno 67 anni, elevata a 9.360 euro nel caso in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione.

Il reddito dovrà essere moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza e ridotto del valore del reddito familiare. Ai fini reddituali, non concorrono le prestazioni non sottoposte a verifica reddituale come, ad esempio, l’indennità di accompagnamento. La scala di equivalenza è pari a 1 per il primo componente del nucleo, mentre sarà incrementato di 0,40 punti per ogni ulteriore componente.

Nessun componente, va precisato, deve risultare intestatario di navi e imbarcazioni da diporto e avere la disponibilità di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta.

Per gli over 67, la durata del beneficio deve intendersi indefinita, sempreché permangano i requisiti per continuare a beneficiare della prestazione. Ne deriva che tale prestazione si andrà ad integrare con quanto già eventualmente riscosso dal pensionato a titolo di altra prestazione pensionistica. In assenza di una specifica indicazione, anche i soggetti non beneficiari del reddito di cittadinanza, al raggiungimento dei 67 anni, se in possesso dei requisiti per accedere alla pensione di cittadinanza, potranno quindi richiedere l’erogazione di tale prestazione.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©