«Per clienti e commercialisti l’insidia della perdita dei documenti contabili»
Intervista con il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Forlì-Cesena, Pier Domenico Ricci
Fin dal giorno dopo l’alluvione, Pier Domenico Ricci, alla guida dell’ordine dei commercialisti di Forlì Cesena ha avviato un censimento dei danni subiti dagli iscritti tra studi e abitazioni.
Qual è la situazione?
La conta non è ancora finita. Abbiamo segnalazioni che riguardano soprattutto abitazioni colpite, mentre gli studi professionali inagibili sono pochi, per fortuna.
Oltre agli allagamenti quali altri problemi stanno limitando l’attività professionale?
In provincia ci sono ancora interi paesi irraggiungibili per via delle frane. Senza contare chi, anche ai piani alti, è rimasto per giorni senza acqua. Ma io vedo un altro problema, che può sembrare minore in questa tragedia ma non va sottovalutato.
Quale?
Molti colleghi hanno visto distrutti documenti importanti della clientela, qualcuno perché conservati in studio altri perché persi direttamente dal cliente. Con le tante piccole realtà del nostro territorio non tutto è conservato anche in digitale. Per questo consigliamo di denunciare subito l’accaduto e di capire se si tratta di un evento coperto dalle proprie polizze di responsabilità civile.
Cosa rischia il commercialista?
Nessuno può sapere se le Entrate chiederanno mai i documenti perduti, magari in un accertamento fra anni. Anzi sarebbe utile un chiarimento in questo senso.
Quale attività vi impegneranno nei prossimi giorni?
Il Comune di Forlì ci ha chiesto di aiutare i cittadini a compilare i moduli per i danni e gli aiuti. E la forniremo, gratuitamente.