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Per le holding dinamiche gli interessi attivi sono esenti Iva

La percezione degli interessi bancari o da investimenti non obbliga all’emissione della fattura o alla certificazione dei corrispettivi

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di Anna Abagnale

La domanda

Gli interessi attivi (bancari o da investimenti in titoli) percepiti da una società holding (dinamica e statica), vanno rilevati in contabilità Iva come esenti ed indicati in dichiarazione Iva tra le operazioni attive esenti (pur in assenza di fattura)? E in una società industriale? Ai fini del calcolo del pro rata rilevano in tutti i casi oppure no?
R. C. - Milano

In linea di principio, per le holding, la condizione che consente di acquisire lo status di soggetto passivo, ai fini dell’Iva, è rappresentata dall’interferenza nelle società partecipate. Coerentemente con la disciplina Iva unionale, l’articolo 4, comma 5, lettera b), del Dpr 633 del 1972 esclude la commercialità e, dunque, la soggettività passiva Iva, in capo a quelle società la cui attività consiste nel mero possesso di partecipazioni o quote sociali, obbligazioni o titoli similari non strumentale...