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Più trasparenza sulle informazioni finanziarie

L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) punta ad armonizzare le informazioni

(Bloomberg)

di Marina Castellaneta


Rafforzare la tutela degli investitori e migliorare l’integrità dei mercati. Con informazioni chiare e complete. Sono gli obiettivi che l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) si propone di raggiungere con una modifica alle linee guida sull’attuazione delle informazioni finanziare, approvate e diffuse il 4 febbraio, che cambiano il testo del 2014. Le autorità nazionali competenti, quindi, dovranno adeguarsi e seguire le nuove indicazioni che arrivano dall’Esma per garantire la corretta applicazione della direttiva 2004/109/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 dicembre 2004, sull’armonizzazione degli obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato e che modifica la direttiva 2001/34/Ce.

I nuovi orientamenti puntano ad armonizzare le informazioni seguendo le buone prassi delle Autorità nazionali. Aumentano i controlli, con la richiesta di modificare i metodi per selezionare coloro le cui informazioni finanziarie saranno sottoposte a controllo e le procedure da attuare per il monitoraggio. Le performance finanziarie fornite su più ampia scala permetteranno un mercato dei capitali più trasparente con un livello uniforme in tutti gli Stati membri, soprattutto attraverso il sistema della scelta a rotazione per i controlli. Di qui le modifiche all’orientamento n. 5 sul modello di selezione, con un mix tra scelte basate sul rischio e controlli a rotazione, che vengono rafforzati. Le autorità di vigilanza mantengono, con l’orientamento n. 7, poteri di adottare provvedimenti di propria iniziativa, chiedendo, tra le altre misure, la rielaborazione del bilancio.

La consultazione pubblica su revisioni Mifid II
L’Esma ha aperto una consultazione pubblica per coadiuvare le istituzioni dell’Unione e arrivare a una revisione del regolamento (Ue) n. 600/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, sui mercati degli strumenti finanziari e che modifica il regolamento (Ue) n. 648/2012 (Mifid II). È stato diffuso un documento di consultazione nel quale sono individuati punti critici e possibilità di utilizzare nuovi strumenti per assicurare la trasparenza. I soggetti interessati possono rispondere alla consultazione entro il 7 marzo 2020.

Le criptovalute
Eurojust, l’Agenzia europea per la cooperazione giudiziaria penale, ha adottato un documento per fare il punto sulle diverse tipologie delle nuove monete virtuali e sugli strumenti per combattere l’uso fraudolento. Il documento è rivolto agli operatori soprattutto per combattere il cybercrime, in crescita in tutta Europa. Tra i problemi principali, l’anonimato garantito da questi nuovi mezzi che rende difficile lo svolgimento di indagini adeguate. Inoltre, il carattere transfrontaliero nell’utilizzo delle criptovalute pone problemi sull’individuazione dell’autorità nazionale competente a esercitare la giurisdizione. Il documento raccoglie le informazioni e le prassi seguite dagli Stati membri e trasmesse attraverso lo European Judicial Cyber Crime Network, nonché la giurisprudenza interna sul cybercrime e sulla raccolta di prove in via elettronica.