Controlli e liti

Processo fiscale, dal 18 settembre sciopero dei commercialisti

Astensione fino al 23 settembre procloamata da sei associazioni di categoria

Partirà da questa domenica, 18 settembre e durerà per tutta la prossima settimana, fino al 23 settembre, lo sciopero dei commercialisti contro la riforma della giustizia tributaria. L’astensione è stata proclamata da sei associazioni. Si tratta di: Adc, Aidc, Anc, Fiddoc Unagraco, Sic, Unico, e dei giovani di Ungdcec per protestare contro la mancata accoglienza delle proposte di modifica della riforma, contenuta nella legge 130/2022 in vigore dal 16 settembre prossimo.

In particolare le associazioni temono che possa danneggiare l’attività e le prerogative professionali dei commercialisti, l’aver posto le nuove Corti di giustizia tributaria organicamente sotto il Mef, che è anche parte in causa nel processo tributario e «la permanenza dell’assegnazione della mediazione tributaria all’ente impositore» al posto di un soggetto terzo che - si teme - può mettere a rischio la conduzione equilibrata e di fatto l’efficacia del tentativo di mediazione, vanificando l’effetto di deflazione. I commercialisti aderenti allo sciopero si asterranno dal partecipare alle udienze della giustizia tributaria (in concomitanza con l’iniziativa analoga dei magistrati tributari).

Nei prossimi giorni i clienti dei commercialisti riceveranno dai consulenti un preavviso. Restano comunque garantite le prestazioni indispensabili per la categoria. Tra queste rientra anche il rispetto dei termini perentori prescritti nei procedimenti, tributari o civili, per attestazioni o concordati.

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