Controlli e liti

Processo tributario, da lunedì 1° luglio ricorsi e appelli con il canale Sigit

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di Laura Ambrosi e Antonio Iorio

Da lunedì debutta il processo tributario telematico obbligatorio: notificazioni e depositi di atti e documenti avverranno solo con modalità telematiche. L’obbligo non riguarda però alcune tipologie di processi già avviati in forma cartacea al 1° luglio, che potranno proseguire senza l'utilizzo del canale telematico. È il caso di giudizi:

già completamente instaurati al 1° luglio;

con ricorso notificato alla controparte e costituzione già avvenuta in forma cartacea presso la commissione tributaria;

con ricorsi parzialmente instaurati al 1° luglio, ossia notificati solo alla controparte ma per i quali non è ancora stata effettuata la costituzione.

Oltre ai nuovi ricorsi le modalità telematiche riguarderanno gli appelli da notificare dopo il 1° luglio, anche in presenza di un primo grado cartaceo. Solo in casi eccezionali, il presidente della Commissione o della sezione, se il ricorso è già iscritto a ruolo, ovvero il collegio se la questione sorge in udienza, con provvedimento motivato potranno autorizzare il deposito con modalità non telematiche.

L'unica deroga riguarda i soggetti in giudizio senza assistenza tecnica (liti di valore non superiore a 3mila euro) per i quali la norma prevede l'utilizzo, per le notifiche e i depositi, delle modalità telematiche previa indicazione nel ricorso o nel primo atto difensivo dell'indirizzo di posta elettronica certificata al quale ricevere le comunicazioni e le notificazioni. Per questi contribuenti, quindi, non sussiste l'obbligo del processo tributario telematico .

Il processo telematico inizia con la notifica dell'atto introduttivo del giudizio (sia ricorso sia appello) tramite Pec. Segue il deposito dei documenti che formeranno il fascicolo telematico attraverso il portale Sigit.

Il documento principale (ricorso o appello) deve essere nativo Pdf: non può pertanto essere scansionato. In calce all'atto, è opportuno inserire sia una “relata di notifica”, sia l'attestazione di conformità. Il file verrà poi convertito in Pdf/A attraverso specifici programmi (https://sigit.finanze.it/NIRWeb/servizioConversioneValidazioneFile.do?pagina=load) e firmato digitalmente trasformandolo, così, nel formato P7m.

La procura del contribuente dovrà essere sottoscritta in file separato senza necessità che risulti sulla prima pagina o in calce all'atto. Il contribuente può sottoscriverla con firma digitale ovvero olografa, nel qual caso il documento dovrà essere stampato, firmato e scansionato. In entrambe le ipotesi, il file va trasformato in Pdf/A e firmato digitalmente (formato P7m). I file creati in P7m devono essere inviati tramite Pec alla controparte (agenzia delle Entrate, agente della riscossione, Comune eccetera). Per il deposito occorre la registrazione al Sigit e poi accedere con le proprie credenziali.

Ieri intanto, con provvedimento del direttore dell'Agenzia n. 225849/2019, sono state pubblicate le modifiche alle avvertenze delle cartelle di pagamento le quali evidenzieranno, d'ora in poi, che in caso di impugnazione si dovranno osservare le regole telematiche.

Il processo telematico online

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