Imposte

Prontuari unificati per il valore degli immobili a destinazione particolare e speciale

Le Entrate diffondono le regole per le provincie del Veneto a cui devono attenersi gli uffici e alle quali i professionisti potranno fare riferimento

di Saverio Fossati

Regole unificate (almeno a livello provinciale) per il valore catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare: l’agenzia delle Entrate ha diffuso un primo elenco dei «Prontuari dei valori di mercato/costi per tipologie edilizie ed opere ricorrenti, utile al fine della determinazione della rendita catastale delle unità immobiliari a destinazione speciale/particolare (categorie D/E) mediante il procedimento indiretto di stima del costo di ricostruzione deprezzato». La pubblicazione è importante perché serve agli uffici per determinare la rendita catastale con stima diretta ma, soprattutto, standardizza le metodologie generali e i valori maggiormente utilizzati dagli Uffici provinciali – Territorio, cui possono far riferimento anche i professionisti.

Gli immobili interessati sono quelli della categoria D (tra cui alberghi, opifici, edifici produttivi e commerciali in genere, teatri, ponti privati a pedaggio e fabbricati rurali non abitativi) ed E (come stazioni ferroviarie, aeroporti, edifici per servizi pubblici come le edicole, fortificazioni, chiese e cimiteri). Le province per cui è disponibile il prontuario sono quelle del Veneto.

La valutazione dell’area, per esempi, prevede un minimo e un massimo al metro quadro, a seconda del gruppo di Comuni considerato, mentre il costo dei vari edifici è unificato a livello regionale. Il riferimento è al biennio 1988-1989, quindi si considera anche il deprezzamento (il modello è ripreso dalla circolare del Territorio 6/2012) dovuto all’anzianità degli edifici: ma tutto ciò che è realizzato e/o ristrutturato in epoca successiva al biennio 1988/1989 deve essere considerato come nuovo.

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