Adempimenti

Proroga di Redditi al 30 settembre per due milioni di contribuenti

L’Economia ufficializza il rinvio con il Dpcm firmato da Draghi e da Franco

di Marco Mobili e Giovanni Parente

L’ufficialità è arrivata con un comunicato del ministero dell’Economia. La trasmissione telematica della dichiarazione dei redditi anticipata per consentire la successiva presentazione della richiesta del fondo perduto perequativo guadagna 20 giorni. Il Dpcm firmato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, e dal presidente del Consiglio, Mario Draghi, sposta il termine per l’invio dal 10 al 30 settembre. Una proroga che era stata fortemente richiesta dai commercialisti e dagli altri intermediari abilitati per la mole di lavoro abbattutasi sugli studi.

Anche se, in assenza del decreto attuativo del nuovo aiuto a consuntivo previsto dal decreto Sostegni bis, non è possibile avere una cifra ufficiale degli interessati, la stima della potenziale platea coinvolta dalla proroga è di circa 2 milioni di partite Iva, considerando che sono esclusi i più grandi, quelli che hanno avuto risultati economici migliori nel 2020 rispetto al 2019 e quelli che hanno già ottenuto contributi a fondo perduto di importo pari o superiore alla potenziale perdita registrabile in dichiarazione.

Questo fa comprendere quanto gli studi professionali aspettassero con ansia la notizia del differimento, che comunque è arrivata quattro giorni prima della scadenza. E con molti professionisti che si erano già attivati per rispettare comunque la scadenza. Un differimento salutato positivamente dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti (Cndcec), Massimo Miani, che ricorda in una nota stampa quanto la categoria si fosse battuta anche per avere un rinvio più lungo fino al 31 ottobre. Una necessità di maggior tempo rispetto al 10 settembre che derivava «non solo dalla eccessiva vicinanza del termine alla pausa estiva in un periodo peraltro già denso di adempimenti in scadenza, ma anche dalle notevoli complessità che accompagnano la presentazione delle dichiarazioni dei redditi».

Dopo il provvedimento di sabato delle Entrate che hanno indicato i campi di Redditi che puntano ala domanda di fondo perequativo (si veda anche l’articolo a lato), l’attenzione si sposta tutta sul decreto attuativo del ministero dell’Economia che deve fissare la percentuale del calo per calcolare poi l’aiuto a consuntivo. Ciò avverrà solo dopo aver ottenuto i dati delle dichiarazioni. Ma l’obiettivo è erogare i fondi entro la fine del 2021. Per riuscirci i tecnici sono già al lavoro e in costante di dialogo con la Commissione Ue, da cui va incassato il via libera preventivo.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©