Adempimenti

Proroga dei termini Cig, ancora possibile presentare le domande

Invio da fare prima della conversione del decreto legge 146/2021

di Barbara Massara e Matteo Prioschi

I datori di lavoro che non hanno trasmesso all’Inps i dati utili per il pagamento o il conguaglio delle Cig con scadenza tra il 31 gennaio e il 30 settembre 2021, hanno tempo fino al 31 dicembre prossimo per farlo.

Inoltre saranno considerate valide le domande di Cig tardivamente trasmesse entro la data di conversione in legge del decreto 146/2021 (fisco-lavoro), che scade il 20 dicembre.

Lo prevede l’articolo 11-bis del Dl 146/2021 introdotto da un emendamento approvato dal Senato, con cui da un lato si riaprono i termini di presentazione degli Sr41 (in caso di pagamento diretto) e dei flussi uniemens (in caso di conguaglio) e dall’altro si sanano i tardivi invii delle domande di Cig con causale Covid-19.

Questa norma, finanziata con uno specifico fondo di 10 milioni di euro, è il risultato di una proposta presentata dal consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro al fine di tutelare situazioni rimaste pendenti a causa della complessità e caoticità del panorama normativo del secondo anno di pandemia.

Il primo periodo del comma 1 dell’emendamento consente di trasmettere entro il 31 dicembre 2021 gli Sr41 o i flussi uniemens omessi con originaria scadenza compresa tra il 31 gennaio e il 30 settembre di quest’anno e quindi presumibilmente afferenti ai periodi di cassa integrazione dicembre 2020-agosto 2021.

Si ritiene che anche i dati tardivamente trasmessi debbano fruire del termine del 31 dicembre, ma resta da chiarire se andranno presentate di nuovo le relative denunce.

Il secondo periodo della medesima norma fa invece espressamente salve le domande di Cig non accolte perché presentate tardivamente, ma comunque entro la data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl 146/2021 (che dopo il via libera del Senato dovrà ricevere quello della Camera).

A questo riguardo il direttore generale vicario dell’Inps, Vincenzo Caridi, intervenuto ieri a una trasmissione web della Fondazione studi consulenti del lavoro, ha affermato che chi non ha ancora presentato le domande può farlo adesso, prima della conversione del decreto. Per consentire ciò, la procedura dell’istituto non disporrà blocchi alla presentazione delle domande che, sebbene tardive, saranno ritenute valide.

Non dovrebbe essere necessario presentarle di nuovo quelle già rigettate nei mesi e nelle settimane passate in quanto tardive (anche se Caridi ha affermato che Inps valuterà se sia per l’istituto più semplice riaprire le pratiche o chiedere un ulteriore invio). Invece si ritiene opportuno presentare nuovamente quelle rifiutate per altri motivi, come indicato anche in un approfondimento della Fondazione studi dei consulenti del lavoro: in tal modo si dovrebbe riuscire a sanare errori precedenti.

Per rispettare il termine del 31 dicembre per la presentazione degli SrR41 o dei flussi uniemens relativi alle richieste rimesse in gioco dai nuovi termini, le domande di Cig dovranno essere istruite e autorizzate in tempi velocissimi dall’istituto di previdenza.

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