Prosegue il calo del contenzioso tributario. I depositi telematici sono stati il 95%
Pubblicato dal Mef il Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario
Prosegue il calo del contenzioso tributario, che nell’ultimo trimestre 2019 è stato dell'11% (nel terzo trimetre era stato del 15,4%); si conferma la riduzione dell'arretrato e i depositi telematici sono stati il 95%.
È quanto emerge nel Rapporto trimestrale sul contenzioso tributario pubblicato il 20 marzo dal ministero dell'Economia.
Nel quarto trimestre 2019 sono state instaurate 44.877 controversie – 32.580 in Ctp e 12.927 in Ctr - , in calo del 10,84% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Cresce il invece il loro valore del 7,51% in primo grado e del 22,96% in secondo grado.
Si riducono del 3,11% anche le controversie definite, che nel trimestre ottobre-dicembre sono state pari a 71.887, 2.304 in meno rispetto al 2018. Il calo delle definizioni dipende dall’adesione dei contribuenti alla definizione agevolata delle controversie prevista dal Dl 119/2018.
Nel 2019 sono pervenuti 189.015 ricorsi e sono stati definiti 228.147, questi valori sono i più bassi registrati dal 2011. La giacenza totale al 31 dicembre 2019, pari a 335.262 si riduce del 10,45% rispetto allo scorso anno.
Il valore dei ricorsi definiti tra luglio e settembre nel 46,48% dei casi è inferiore o uguale a tremila euro; mentre sono il 70.64% i ricorsi per un valore inferiore a 20mila euro.
La percentuale maggiore di ricorsi viene presentata dalle persone fisiche 65,13% a seguire le società di capitali con il 23,66%. Il 25,08% del totale del contenzioso si instaura tra persone fisiche e l'Agenzia delle Entrate, il 22,53% è attivato dalle persone fisiche nei confronti di AE-Riscossione. Le liti istaurate tra le Società di capitali e l'Agenzia delle Entrate rappresentano il 13,13% del nuovo contenzioso.
Nelle Ctp la quota di giudizi completamente favorevoli all'ente impositore è del 47,20%, per un valore complessivo di 2.026,84 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata del 27,32%, per un valore di 938,82 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata del 11,28%, per un valore complessivo di 776,60 milioni di euro.