Controlli e liti

Ravvedimento operoso sempre più incentivato

La circolare 4/E sui controlli 2021 punta anche a verifiche sulla natura degli enti non profit, in particolare che svolgono attività di raccolta fondi online

di Dario Deotto e Luigi Lovecchio

Sono in arrivo per primi gli avvisi bonari derivanti dalle liquidazioni delle dichiarazioni dei soggetti non titolari di partita Iva. Inoltre, giungeranno a breve anche le comunicazioni di irregolarità dei contribuenti in possesso di partita Iva, con riferimento agli anni d’imposta diversi dal 2017 e 2018. Solo nell’ultima parte dell’anno saranno invece spedite le comunicazioni relative alla sanatoria degli avvisi bonari degli anni 2017 e 2018, valevoli per i titolari di partita che hanno subito un calo di volume d’affari maggiore del 30% (nel 2020 rispetto al 2019). Sempre più incentivato il ravvedimento operoso attraverso una diffusa attività di compliance. Sono alcune delle indicazioni contenute nella circolare 4/E/2021, avente ad oggetto la programmazione delle attività di controllo per l’anno in corso.

Contrariamente a quanto sembrava di potersi ricavare dal provvedimento del direttore dell’agenzia delle Entrate del 12 aprile scorso, i prospetti della sanatoria degli avvisi bonari, prevista nell’articolo 5 del Dl 41/2021, saranno gli ultimi a giungere a destinazione nel 2021. Peraltro, la circolare conferma che gli interessati si vedranno recapitare due documenti: l’avviso bonario “ordinario” e la liquidazione delle somme da condono.

Prima di tali invii, verranno dunque recapitati quelli relativi ai contribuenti privi di partita Iva e agli operatori economici che non hanno accesso alla definizione agevolata nonché gli avvisi bonari riferiti ai titolari di partita Iva per le annualità diverse dal 2017 e 2018.

Quanto all’attività di promozione del ravvedimento del contribuente, la circolare se ne occupa in più punti. Viene in particolare riportato che a breve verranno inviate le comunicazioni a coloro che sulla base dei dati in possesso dell’Agenzia non hanno presentato la dichiarazione Iva per l’anno 2020.

Le comunicazioni di compliance che verranno inviate nel corso del 2021 riguarderanno anche le persone fisiche per le quali sono state riscontrate anomalie nelle dichiarazioni dei redditi presentate per l’anno d’imposta 2017. Sempre per le persone fisiche, viene specificato che verrà dato impulso all’attività di controllo in presenza di elementi informativi su redditi di fonte estera. Questo anche per intercettare l’indebita detenzione di disponibilità all’estero, al fine di riscontrare violazioni sul monitoraggio fiscale.

Speciali controlli verranno inoltre effettuati nei confronti degli enti non commerciali e delle Onlus, per verificare se si tratta di enti che per davvero svolgono attività non di tipo commerciale. Ciò anche per appurare se, in questo periodo di emergenza sanitaria, vi sono state organizzazioni che hanno abusato della qualifica di ente non profit. L’attività di controllo potrà riguardare, in particolare, enti che hanno posto in essere attività che potrebbero celare finalità lucrative, quali, ad esempio, la mancata destinazione alle attività istituzionali delle risorse raccolte tramite campagne di raccolta fondi realizzate anche attraverso piattaforme on-line (crowdfunding).

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