Il modello Redditi monitora gli utili distribuiti ai soci qualificati
Nel prospetto del capitale e delle riserve un nuovo rigo sugli utili 2017 e loro utilizzo
Utili 2017 (e loro utilizzi) da inserire nel nuovo rigo del prospetto contenuto nel quadro RS del modello Redditi SC 2020, ai fini del monitoraggio della distribuzione ai soci, in particolare di quelli rappresentati da persone fisiche che possiedono una partecipazione qualificata.
Il «prospetto del capitale e delle riserve» vigila la struttura del patrimonio netto, così come riclassificato agli effetti fiscali, ai fini della corretta applicazione delle norme riguardanti il trattamento - sia in capo ai partecipanti, sia in capo alla società o ente erogante - della distribuzione o dell’utilizzo per altre finalità del capitale e delle riserve.
Ciò trova conferma al comma 5 dell’articolo 1 del decreto 26 maggio 2017 (vale a dire del provvedimento che ha modificato la disciplina dei dividendi e delle plusvalenze su partecipazioni societarie), il quale, sulla scorta di quanto già previsto dal precedente decreto 2 aprile 2008, ha stabilito che l’ammontare delle riserve formate con utili prodotti dalla società o dall’ente partecipato nei vari periodi e i decrementi di tale ammontare conseguenti alle delibere di distribuzione sono indicati nel «Prospetto del capitale e delle riserve» del quadro RS del modello di dichiarazione dei redditi delle società di capitali.
Questo adempimento deriva dalla diversa imposizione ai fini Irpef dovuta all’adeguamento delle percentuali di imponibilità per alcune tipologie di dividendi e proventi equiparati conseguente alla riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5% al 24%, in base all’articolo 1, comma 61, della legge di Stabilità 2016 (208/2015).
Per effetto delle modifiche subite nel tempo dall’aliquota Ires, la quota imponibile del dividendo che il socio persona fisica qualificata è chiamata a dichiarare (al di là delle novità della legge di Bilancio 2018 di cui si dirà) è in misura pari:
● al 40% per le riserve formate con utili prodotti dalla società o ente partecipato fino all’esercizio in corso al 31dicembre 2007;
● al 49,72% per le riserve formate con utili prodotti successivamente e fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2016;
● al 58,14% per quelli prodotti nell’esercizio successivo.
Proprio per questi ultimi dividendi è previsto il nuovo rigo RS136A, che prevede, come del resto i due righi precedenti, solo decrementi.
Va ricordato che per effetto delle modifiche apportate all’articolo 27 del Dpr 600/73 da parte della legge di Bilancio 2018, a partire dagli utili 2018 ai dividendi derivanti da partecipazioni, sia qualificate che non qualificate, viene applicata la ritenuta del 26%, da parte del soggetto Ires erogatore degli stessi.
Le riserve formate da questi utili non trovano un rigo specifico nel prospetto, per cui vanno indicate solo nel rigo generale RS134.
La suddivisione successiva assume ancora significato in virtù della disposizione transitoria – prevista dall’articolo 1, comma 1006, della legge 205/17 – secondo cui alle distribuzioni di utili derivanti da partecipazioni qualificate in soggetti Ires formatesi con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2017, deliberate dal 1°gennaio 2018 al 31 dicembre 2022, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al decreto del ministro dell’Economia e delle Finanze 26 maggio 2017 (e, quindi, le misure sopra menzionate).
Il prospetto serve anche per verificare se la società rispetta le diverse priorità previste dal legislatore in tema di distribuzione delle riserve, vale a dire:
● quella tra riserve di capitale e di utili (articolo 47, comma 1, Tuir), secondo cui le società erogante deve sempre privilegiare nella distribuzione le riserve di utili (non in sospensione d’imposta e liberamente disponibili: circolare 26/E/04);
● quella “interna” alle riserve di utili, che privilegia quelle più “stagionate” per favorire il socio percettore (comma 4 dell’articolo 1 del decreto 26 maggio 2017).
In caso di utilizzo riserve per copertura perdite, invece, non esistono criteri di priorità (circolare 8/E/09), per cui il contribuente è libero di scegliere (e in genere sceglierà di intaccare le riserve più recenti).
Forfettari e precompilata, nel quadro LM anche i compensi non effettivamente percepiti
di Fabio Giordano, Comitato tecnico AssoSoftware