Regime premiale per 155 studi di settore ma i professionisti sono ancora esclusi
Cala il sipario sul regime premiale per gli studi di settore. Con il p rovvedimento 110050/2018 delle Entrate anche il regime premiale è giunto all’ultimo atto. Premiabili (potenzialmente) solo 155 studi sui 193 approvati per il periodo d’imposta 2017. Ancora fuori i professionisti.
Salvo ripensamenti dell’ultima ora, questa sarà l’ultima annualità d’imposta (anno 2017) di applicazione del regime premiale, secondo le regole in vigore dal 2011 (commi 9 e 10 dell’articolo 10 del Dl 201/2011) per i contribuenti congrui, coerenti e normali agli studi di settore.
Dall’anno prossimo, infatti, con riferimento al periodo d’imposta 2018, la disciplina del premiale sarà completamente nuova grazie all’avvento degli Isa (i nuovi indici sintetici di affidabilità).
Il nuovo strumento sarà basato su un sistema di premialità graduabile in funzione del posizionamento del contribuente rispetto alla media risultante dall’applicazione di una serie di indicatori di affidabilità economico/fiscale. Più alta sarà questa media (il famoso “voto” in pagella) e più “ricca” sarà la premialità a cui potrà accedere il contribuente.
Gli ammessi per il 2017
Tornando al regime applicabile per il periodo d’imposta 2017, i criteri e le regole utilizzate per le selezioni sono gli stessi degli anni precedenti. Non ci sono, infatti, “allargamenti” a nuovi soggetti rispetto all’annualità precedente. Potranno così accedere, al solito, solo i contribuenti congrui, coerenti e normali (su tutti gli indicatori previsti) alle risultanze degli studi di settore, che applicano uno dei 155 modelli previsti per il periodo d’imposta 2017, riepilogati nell’allegato 1 provvedimento.
Anche gli studi ammessi, per il 2017 sono stati scelti tra quelli che prevedono:
quattro delle seguenti tipologie di indicatori di coerenza economica: “efficienza e produttività del fattore lavoro”, “efficienza e produttività del fattore capitale”, “efficienza di gestione delle scorte”, “redditività”, “struttura”;
tre delle tipologie tra quelle sopra riportate e che al tempo stesso prevedono l’indicatore «indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti».
Faranno parte dei beneficiari al premiale solo coloro che avranno fedelmente indicato tutti i dati previsti dal modello.
Con specifico riferimento a tale ultimo aspetto, il provvedimento iconferma che la fedeltà dei dati dichiarati può sussistere anche in presenza di errori o omissioni nella compilazione dei modelli degli studi di settore, a meno che non risulti modificata l’assegnazione ai cluster, la stima dei ricavi o dei compensi, o il posizionamento rispetto agli indicatori di normalità e di coerenza.
I professionisti
Nessun beneficio, anche per quest’anno in favore delle categorie professionali, con le eccezioni rappresentate dai dentisti (studio YK21U previsto, peraltro sia per l’attività d’impresa che per quella di lavoro autonomo) e dagli amministratori di condominio (studio WK 16U anch’esso previsto, sia per l’attività d’impresa che per quella di lavoro autonomo).
Per le altre professioni se ne riparlerà, (si spera), dall’anno prossimo con l’avvento degli Isa.