Adempimenti

Regime premiale per 155 studi di settore: professionisti ancora esclusi

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di Lorenzo Pegorin e Gian Paolo Ranocchi

Regime premiale, ultimo atto. Garantito l’accesso a 155 studi sui 193 elaborati per il periodo d’imposta 2016 (80%). Sempre fuori il comparto dei professionisti. Questi i dati salienti del provvedimento delle Entrate del 23 maggio e reso noto ieri, che disciplina l’accesso ai benefici previsti dai commi 9 e 10 dell’articolo 10 del Dl 201/2011 per i contribuenti congrui, coerenti e normali agli studi di settore.

Si tratta dell’ultimo esercizio di applicazione di questo regime, così come è stato concepito dall’agenzia delle Entrate a partire dal periodo d’imposta 2011. Dall’anno prossimo, infatti, con riferimento già al periodo d’imposta 2017, la disciplina del premiale sarà rinnovata grazie all’avvento degli Isa (i nuovi indici sintetici di affidabilità), la cui norma istitutiva è stata inserita fra gli emendamenti previsti al Dl 50/2017. Si prevede un sistema di premialità del tutto nuovo, graduato in funzione del posizionamento del contribuente rispetto alla media risultante dall’applicazione di una serie di indicatori di affidabilità economico/fiscale.

Ammessi per il 2016

I criteri utilizzati per l’approdo ai benefici previsti, sono gli stessi adottati per il 2014/ 2015. Non ci sono allargamenti a nuovi soggetti rispetto all’annualità precedente; contrariamente agli altri anni, la platea dei potenziali aventi diritto rimane pressoché stabile.

Potranno così accedere i contribuenti congrui, coerenti e normali (sugli indicatori previsti) alle risultanze degli studi di settore, che applicano uno dei 155 modelli per il periodo d’imposta 2016. Quest’anno, dunque il numero di studi a cui è stato concesso il lasciapassare per il premiale sarà addirittura inferiore rispetto al 2015 (dove erano 159) a motivo dell’ aggregazione di alcuni modelli (nel 2016 sono 193 anziché i 204 dell’annualità precedente). Gli studi ammessi sono stati scelti tra quelli che prevedono:

quattro delle seguenti tipologie di indicatori di coerenza economica: «efficienza e produttività del fattore lavoro»; «efficienza e produttività del fattore capitale»; «efficienza di gestione delle scorte»; «redditività»; «struttura»;

tre tipologie tra quelle sopra riportate e che prevedono l’indicatore «indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti».

Beneficeranno del premiale solo chi avrà fedelmente indicato i dati previsti dal modello. Con riferimento a tale aspetto, la fedeltà dei dati può sussistere anche in presenza di errori o omissioni nella compilazione dei modelli degli studi di settore, a meno che non risulti modificata l’assegnazione ai cluster, la stima dei ricavi o dei compensi, o il posizionamento rispetto agli indicatori di normalità e di coerenza.

Professionisti

Nessun beneficio, anche quest’anno, in favore delle categorie professionali, con le eccezioni dei dentisti (studio YK21U previsto per l’attività d’impresa e di lavoro autonomo) e degli amministratori di condominio (studio WK 16U anch’esso per attività d’impresa e di lavoro autonomo).

Per le altre professioni non resta che attendere l’anno prossimo, nella speranza che il sopra citato passaggio agli Isa (indicatori sintetici di affidabilità) possa garantire, un accesso più democratico a tutti i comparti economici (compresi i professionisti) in linea con i propositi di compliance dell’intera riforma del fisco.

Infine, si ricorda che il provvedimento, in relazione alla modulistica degli studi di settore approvata per il periodo d’imposta 2016, corregge refusi nei modelli WD04B, WD19U, WD31U, WD44U, WD46U, YD01U e YD02U e nelle istruzioni del quadro F e dello studio WK20U.

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