Imposte

Resto al Sud, l’agevolazione si estende fino a 55 anni di età

Bonus investimenti prorogato fino a tutto al 2022 con percentuali differenziate in base alle dimensioni aziendali

di Alessandro Sacrestano

Le politiche di sviluppo nel Mezzogiorno rappresentano un asse portante della legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020). Sono diverse, infatti, le norme di agevolazione che vengono prorogate, modificate o introdotte anche alla luce delle modifiche introdotte nell’esame parlamentare al legge di Bilancio con un impatto diretto nelle aree in ritardo di sviluppo del nostro Paese.

Resto al Sud

Le agevolazioni disposte dal Dl 91/2017 (Resto al Sud) sono estese a tutti i soggetti fino a 55 anni, elevando il limite anagrafico che precedentemente era fissato a 45 anni. I beneficiari sono residenti nelle regioni ammesse (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). A ciascun progetto potrà essere attribuito un finanziamento fino ad un massimo di 60mila euro per ogni soggetto richiedente operante in forma individuale e dotato dei requisiti di ammissibilità alla misura. Per quelli operanti in forma societaria, il finanziamento è pari a 50mila euro per ogni socio e, comunque, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro.

Decontribuzione

La manovra punta poi a ridurre il peso negativo del periodo pandemico sul livello di occupazione nelle aree svantaggiate. A tal scopo, quindi, la norma riscrive l’esonero contributivo disposto dall’articolo 27, comma 1, del Dl 104/2020, accordando le seguenti riduzioni:

•30 per cento dei complessivi contributi previdenziali da versare fino al 31 dicembre 2025;

•20 per cento dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2026 e 2027;

•10 per cento dei complessivi contributi previdenziali da versare per gli anni 2028 e 2029.

Per il periodo 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021, la decontribuzione è riconosciuta nel rispetto delle condizioni previste dalla comunicazione della Commissione europea C(2020) 1863 final, del 19 marzo 2020 mentre, per il periodo dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2029 bisognerà attendere l’ok della Commissione europea ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea e nel rispetto delle condizioni previste dalla normativa applicabile in materia di aiuti di Stato.

Proroga del bonus investimenti

Si prosegue con la proroga del bonus investimenti nel Mezzogiorno (regioni Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Molise e Abruzzo) fino a tutto il 2022. La norma agevola l’acquisto di macchinari, impianti ed attrezzature attraverso il riconoscimento di un credito d’imposta, a percentuali variabili a seconda della dimensione d’impresa, spendibile in F24. Il bonus è attribuito nella misura pari al 45% nel caso di piccole imprese, del 35% per le medie e del 25% per quelle di grandi dimensioni. Per il Molise e l’Abruzzo, invece, le percentuali di aiuto sono ridotte rispettivamente al 30%, al 20% e al 10 per cento.


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