L'esperto rispondeAdempimenti

Reverse charge, autofattura in formato elettronico allo Sdi

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di Giuseppe Barbiero

La domanda

Siamo una società che opera nell'edilizia e riceviamo quindi numerose fatture in regime di inversione contabile (reverse charge). Con l'avvento della fattura elettronica come dobbiamo gestire la fattura di integrazione dell'Iva (autofattura) ossia è possibile effettuare l'integrazione su copia conforme cartacea e archiviarla come tale? Nel caso non fosse possibile il file da allegare alla fattura del fornitore deve essere un file .xlm o può essere un .pdf? Operativamente parlando come facciamo ad allegare tale file alla fattura originale per l'archiviazione? Possiamo evitare l'invio dell'autofattura allo sdi?

Poiché ai fini dell'integrazione, da parte del cessionario, di una fattura elettronica emessa in regime di inversione contabile, non è consentito ad un operatore privato realizzare una copia conforme della stessa in forma cartacea, una modalità alternativa a tale integrazione può essere – come chiarito dalla agenzia delle Entrate con circolare 13/E del 2 luglio 2018 – la predisposizione di un altro documento da allegare al file della fattura in questione, contenente sia i dati necessari per l'integrazione a norma dell'articolo 17, comma 5, del Decreto del Presidente della Repubblica numero 633 del 1972, sia gli estremi della fattura medesima. Tale documento, come emerso nel corso del Forum del Sole 24 Ore del 12 novembre 2018, può essere inviato allo Sdi come una fattura elettronica, e quindi, in formato Xml; ed essere conservato digitalmente unitamente alla fattura del fornitore in reverse charge.

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