Professione

Revisori enti locali, la nomina politica è operativa

Il ministero dell’Interno ha dato attuazione alla novità approvata con il decreto fiscale

di Patrizia Ruffini

Al via i primi collegi dei revisori dei conti a guida scelta dalla politica. Mentre i professionisti continuano a sperare in una marcia indietro (a partire dal milleproroghe), il ministero dell’Interno ha dato attuazione alla novità approvata con il decreto fiscale collegato alla manovra 2020 (articolo 57-ter dl 124/2019) sulla reintroduzione della nomina politica per l’incarico di presidente in organi collegiali.

La novità

Il sistema dell’estrazione a sorte era stato reso operativo con il Dm Interno n. 23 del 2012, per superare il sistema del controllore nominato dal controllato ed attuato attraverso un elenco affidato al Ministero dell’Interno, articolato in tre fasce, nel quale possono essere inseriti, a richiesta, gli iscritti nel registro dei revisori legali e gli iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. Con decreto del Ministero dell’interno del 23 dicembre 2019 è stato approvato l’aggiornamento per le estrazioni dal 1 gennaio 2020.

La deroga

In questo sistema di estrazione a sorte si inserisce ora la deroga, in vigore dal 25 dicembre 2019, secondo la quale i consigli dei comuni con più di 15mila abitanti, provinciali, delle città metropolitane e delle unioni di comuni (che esercitano in forma associata tutte le funzioni fondamentali) eleggono, a maggioranza assoluta dei membri, il presidente dell’organo composto da tre soggetti. La scelta non è libera, ma deve essere effettuata tra i soggetti inseriti in terza fascia o in quella di più elevata qualificazione professionale, in caso di modifica del regolamento.

L’estrazione

Per dare attuazione alla novità il Viminale ha modificato il sistema di estrazione: da alcuni giorni le Prefetture estraggono per i collegi due nominativi più le quattro riserve. Inoltre, nella pagina internet dedicata all’Elenco dei revisori dei conti degli enti locali, al link visionabile nelle risorse correlate, è inserita apposita sezione denominata “Elenco revisori in fascia 3” che permette di consultare in tempo reale tutti i soggetti candidabili alla funzione di presidente.

Gli elenchi

La Prefettura, allegato al verbale, invierà all’ente gli elenchi di tutti i papabili con invito, però, a verificare al momento della nomina che il soggetto scelto sia ancora in elenco. Prima di procedere alla scelta, il Consiglio dell’ente locale è infatti invitato ad effettuare, al momento della delibera di nomina, una verifica preliminare in merito al fatto che il presidente scelto sia inserito anche nell’Elenco dei revisori vigente a tale data. Per questo motivo il Ministero dell’Interno ha creato la nuova sezione che si aggiorna in tempo reale.

I dubbi

L’entrata in vigore delle novità genera dubbi per i casi di sorteggi avvenuti prima del 25 dicembre 2019, ma per i quali il Consiglio non ha ancora deliberato la nomina. Probabilmente dalla entrata in vigore dell’articolo 57bis il Consiglio è sempre tenuto a scegliere il Presidente, anche nell’ipotesi di sostituzione in un collegio già in carica.
Resta ancora sulla carta, invece, la seconda modifica approvata con l’articolo 57-bis del Dl 124/2019 relativa alla restrizione dell’ambito del sorteggio da regionale a provinciale, che è subordinata alle modifiche regolamentari e quindi dovrebbe entrare in vigore dal 2021.

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