Controlli e liti

Rilasciate 2.800 firme digitali: il Mef accelera sul contenzioso tributario telematico

Firma digitale, Provvedimento giurisdizionale digitale (Pgd) e video-udienza: le tre misure attese

ADOBESTOCK

di Ivan Cimmarusti

Firma digitale, Provvedimento giurisdizionale digitale (Pgd) e video-udienza: il Mef accelera sul contenzioso tributario telematico. Circa 2.800 firme elettroniche sono state consegnate tra giudici tributari e personale amministrativo, allo scopo di predisporre il varo del Pgd, mentre si attendono le valutazioni del Garante per la protezione dei dati personali e dell’Agid per mettere «a regime» l’udienza da remoto.

Tre misure su cui si sono sollevate le contestazioni del Cpgt (Consiglio di presidenza della giustizia tributaria), per i forti ritardi degli iter amministrativi. Di fatto, però, il Mef sta predisponendo una serie di atti per ridurre i tempi e dare il via alle nuove procedure.

Ma andiamo con ordine. La firma digitale è un passaggio fondamentale per dare corso alla sentenza digitale, misura questa che doveva partire a regime il 1° luglio nelle Ct di Roma e del Lazio ma che invece risulta essere in stallo. Per questo il Mef spiega che, allo stato, «sono state rilasciate circa 2.800 firme digitali remote tra personale amministrativo e giudici tributari non togati». Con la firma digitale sarà possibile dar corso a un contenzioso digitale. È prevista, infatti, la redazione del provvedimento giurisdizionale digitale, la redazione del verbale di udienza in modalità telematica, la trasmissione degli atti da parte degli ausiliari del giudice e la trasmissione dei fascicoli informatici dalle Commissioni tributarie provinciali a quelle regionali e verso altre giurisdizioni in virtù di apposite convenzioni.

Sul fronte dell’udienza da remoto, il Cpgt (Consiglio di presidenza della giustizia tributaria) ha dato parere favorevole alla bozza di decreto con cui è disciplinata questa forma di udienza virtuale. Dal Mef, infatti, spiegano che «il decreto attuativo della udienza da remoto è stato inviato al Gabinetto del ministro ai fini del successivo inoltro al Garante per la protezione dei dati personali e all’Agid per acquisire il prescritto parere previsto dalla legge».

Secondo i tecnici di via XX Settembre «una volta acquisiti questi pareri sarà possibile l’emanazione del decreto ministeriale che individua le regole tecniche necessarie per l’avvio “a regime” dell’udienza web». Aggiungono, inoltre, che con l’attivazione dell’udienza a distanza sull’intero territorio nazionale risulterà operativo il potenziamento delle connessioni con il duplice obiettivo di collegare le Commissioni tributarie aventi sede in ogni capoluogo di regione attraverso fibra ottica e di consentire alle altre Commissioni di poter svolgere le udienze a distanza attraverso un servizio di connessione in banda riservata».

Infine, replicando alle Commissioni che in parte lamentano la carenze di strumenti informatici, il Mef spiega che è «in corso di completamento la consegna alle Commissioni tributarie dei kit multimediali funzionali allo svolgimento dell’udienza da remoto (webcam, altoparlanti speaker per video conferenza e cuffie)».

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