Imposte

Ripartono elettriche e ibride plug-in, rinforzati i fondi per le altre e l’usato

Rifinanziati con 100 milioni gli incentivi auto, divisi tra le fasce già incentivate in origine

di Maurizio Caprino

Ripartono al 100% gli incentivi auto, che nelle ultime settimane erano rimasti attivi solo per le vetture con motori diesel, benzina o ibridi “semplici” e quelle usate Euro 6: per elettriche e ibride plug-in si erano esauriti i fondi. Il decreto fisco-lavoro li rifinanzia con 100 milioni, divisi tra le fasce incentivate in origine. Si conta così di arrivare a fine anno, quando peraltro scadrà il triennio previsto dall’attuale schema di bonus (legge 145/2018, commi 1031 e seguenti), con fasce di contributi commisurati alle emissioni di CO2. Ma non è improbabile che uno schema analogo venga riproposto quantomeno per il 2022.

La dote di 100 milioni è inferiore a quella cui si stava pensando e che era stata richiesta del settore automotive. Ma va pure considerato che la fetta più rilevante (65 milioni) è destinata alla fascia di emissione da zero a 60 grammi/chilometro di CO2, cioè alla propulsione interamente elettrica e a quella ibrida plug-in. E qui convivono due esigenze opposte: da un lato, incentivare in modo massiccio l’acquisto di vetture che senza il bonus avrebbero prezzi e funzionalità proibitivi per il pubblico “normale”, dall’altro dosare l’aiuto in modo da non sfavorire l’industria italiana, che sull’elettrico deve recuperare il suo ritardo.

Quanto al resto della dote, 20 milioni andranno ai veicoli commerciali leggeri (autocarri di categoria N1 e autoveicoli speciali di categoria M1), 10 milioni alle vetture con emissioni da 61 a 135 g/km (fascia che comprende quasi tutte le più diffuse vetture diesel, benzina e ibride “semplici”) e 5 milioni a rinforzare il fondo per l’usato (partito il 28 settembre con 40 milioni, di cui oltre 35 ancora disponibili).

Invariati gli importi dei bonus: fino a 20 g/km di CO2, 6.000 euro con rottamazione e 4.000 senza; tra 20 e 60 g/km, 2.500 euro con rottamazione e 1.500 senza; da 61 a 135 g/km, 1.500 euro solo con rottamazione (più sconto obbligatorio di 2.000 euro del venditore). Per l’usato, da zero a 60 g/km 2.000 euro, da 61 a 90 g/km 1.000 euro e da 91 a 160 g/km 750 euro; rottamazione sempre obbligatoria.

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