Finanza

Riqualificazione edifici, 100 milioni dalla Bei

di Roberta Casapietra

Alla Banca europea degli investimenti (Bei) sono ancora disponibili fondi pari a circa 100 milioni per lo strumento di assistenza tecnica European local energy assistance (Elena) avviato, congiuntamente alla Commissione europea, nel 2009 per superare le barriere agli investimenti nel settore dell’efficienza energetica di edifici, trasporti ed illuminazione pubblica.

Si tratta di un’iniziativa di stimolo al mercato, concepita per supportare il lavoro a monte degli investimenti ovvero la definizione di programmi di intervento aggregati di almeno 30 milioni e l’individuazione di soluzioni finanziarie per attuarli. Il raggruppamento dei progetti permette di contenere i costi di progettazione e transazione e di includere quegli interventi che, da soli, non sarebbero di interesse per finanziatori e fornitori.

Elena riconosce ai proponenti risorse finanziarie per il personale e i consulenti che devono effettuare, in tre o quattro anni, una serie di attività: l’analisi dei consumi energetici, la redazione di diagnosi energetiche, la definizione della fattibilità tecnico-economica, l’elaborazione della contrattualistica e l’esperimento di gare e il project management.

Il budget ammissibile è calcolato in base alla leva rispetto agli investimenti che genera: l’investimento totale deve valere almeno 10 o 20 volte (a seconda della tipologia di interventi) le spese ammissibili. La leva deve essere mantenuta fino al completamento degli investimenti, pena la restituzione di parte dei fondi ricevuti.

Sono diversi gli ambiti di intervento supportati da Elena: efficienza energetica di edifici, illuminazione pubblica, teleriscaldamento, smart grid, la riqualificazione dell’edilizia residenziale, i trasporti urbani e la mobilità, ovvero combustibili alternativi, mobilità condivisa e logistica sostenibile, sistemi di trasporto intelligente, infrastrutture urbane e mobilità dolce.

Elena funziona a sportello, quindi in qualsiasi momento dell’anno è possibile contattare la Bei ed inviare una pre-proposta per una valutazione iniziale del programma.

I beneficiari possono essere enti pubblici o privati. Tra i primi, Stati, regioni ed enti locali e aziende pubbliche, le associazioni, gli enti pubblico-privati, le banche, che rappresentino direttamente la domanda ovvero i proprietari o i gestori dei beni.

Per candidarsi non è necessario avere un partenariato, però non di rado i proponenti sono capofila per alcuni dei soggetti che contribuiscono all’investimento. Il caso più frequente è quello delle Province che hanno raccolto intorno alla candidatura un certo numero di Comuni.

Ad oggi Elena ha finanziato oltre 100 progetti, di cui 12 in Italia. Pochissimi quelli legati al settore degli edifici residenziali. In considerazione dello stato di obsolescenza del parco immobiliare, che incide drammaticamente sui consumi energetici, e visti i nuovi obiettivi di riduzione dei gas serra del 55% entro il 2030, la Ue promuove una serie di azioni per avviare un’ondata di ristrutturazioni al fine di raddoppiare il tasso annuo di ristrutturazione degli edifici entro il 2030, con l’obiettivo di coinvolgere almeno 35 milioni di unità . Tra di esse, l’aumento dei finanziamenti e la semplificazione delle regole per accedervi.

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