Finanza

Ristorazione, domande fino al 15 dicembre e via libera agli agriturismi

Ufficializzata la proroga, il Mipaaf anticipa un’apertura per le imprese del settore agrituristico

Più tempo per la richiesta del contributo del fondo ristorazione. Con l'avviso n. 9338547 emanato il 25 novembre, del Mipaaf, il termine per la compilazione della domanda è stato prorogato dal 28 novembre al 15 dicembre 2020. Si tratta del contributo previsto dall'articolo 58 del Dl n. 104/2020, finalizzato a sostenere la ripresa delle attività di ristorazione e spettante per gli acquisti di prodotti al 100% made in Italy.

A chiedere la proroga è stato proprio il settore della ristorazione e, come riportato nel comunicato stampa del Mipaaf, viene concessa una proroga, nella consapevolezza che l'attività di ristorazione è un pezzo centrale della filiera agroalimentare tale da giustificare più tempo per la presentazione della domanda.

La procedura per la domanda
La domanda può essere presentata attraverso due diversi canali. Il primo (che poi è quello consigliato dal ministero) è il “Portale della Ristorazione”. In questo caso sarà necessario autenticarsi tramite il sistema Spid, creare la pratica e seguire la compilazione guidata. Le sezioni da compilare sono diverse. La prima riguarda i dati dell'azienda; occorre quindi tenere a portata di mano il codice fiscale, la partita Iva, il codice Ateco, un indirizzo mail di posta certificata, i dati della sede legale, quelli del legale rappresentante e le coordinate Iban su cui ricevere l'accredito. Nella stessa sezione si deve poi certificare il calo del fatturato; il contributo, si ricorda, spetta solo a coloro che nel periodo marzo/giugno 2020 hanno avuto un calo di fatturato, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, superiore al 25%.Terminata questa fase, la pratica risulta inserita e si può procedere all'indicazione del prodotti acquistati, elencando per ciascuno, l'identificativo delle fatture di acquisto (mediante indicazione della data e del numero) e poi caricando il file della fattura stessa. Nell'ultima sezione vanno inserite le quietanze di pagamento, ma queste possono anche essere inserite in un secondo momento se la fattura non è stata ancora pagata. Ultimo step prima dell'invio e pagare il contributo di adesione all'iniziativa di 30 euro.

In alternativa alla compilazione web, è possibile recarsi presso gli uffici postali e consegnare il plico cartaceo.

L’apertura sugli agriturismi
Il comunicato del ministero afferma che i settori interessati sono quelli dei ristoranti, agriturismi, mense, catering ed alberghi. Prendiamo quindi atto con soddisfazione che viene dato per scontato che il beneficio spetta anche agli operatori agrituristici. Tali soggetti invece sono preoccupati in quanto, come segnalato su NT+ Fisco di sabato 21 novembre, la norma (articolo 5 del Dm 27 ottobre 2020) prevede che il richiedente attesti che l'attività oggetto del contributo sia prevalente. Come è noto essendo l'agriturismo una attività connessa a quella agricola deve essere quest'ultima quella principale (legge 96/2006). Ma l'insistenza con la quale le fonti politiche affermano che l'agriturismo ha diritto al contributo lascia ben sperare in un ravvedimento legislativo.

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