Ristrutturazioni edilizie, sì allo sconto in fattura con la detrazione del 50% per l’impianto
Ristrutturazioni
Lo sconto in fattura è ammesso anche con riferimento alla detrazione del 50%, per interventi di ristrutturazione edilizia quale la fornitura e posa in opera di un impianto (articolo 119 e 121 del decreto legge 34/2020, convertito in legge 17 luglio 2020, n. 77, guida al 110 per cento su www.agenziaentrate.it, circolare 24/E del 2020). In alternativa alla detrazione in 10 anni in dichiarazione dei redditi, è ammessa l’opzione per lo sconto sul corrispettivo o la cessione del credito secondo le modalità previste dal provvedimento dell’agenzia delle Entrate 283847 dell’8 agosto 2020 e dal provvedimento dell’agenzia delle Entrate 326047 del 12 ottobre 2020. Lo sconto al massimo può essere pari all’importo della detrazione e cioè, nel caso di specie, a fronte di un intervento di 10mila euro più Iva al 10% pari a mille euro, lo sconto può essere pari al massimo a 5mila euro più Iva al 10%, cioè altri 500 euro. Lo sconto può anche essere inferiore all’importo della detrazione. In tal caso la parte non coperta con lo sconto si recupera in dichiarazione dei redditi o si cede come credito di imposta. Nella fattura emessa a fronte dei suddetti interventi, lo sconto non viene sottratto all’imponibile Iva (punto 2.4 del provvedimento dell'agenzia delle Entrate 660057/2019).
Ad esempio, a fronte di uno sconto di 3.800 più Iva al 10% pari a 380, la fattura per lo sconto deve indicare: imponibile di 3.800; l'Iva del 10% pari a 380; lo sconto praticato ai sensi dell'articolo 121 del decreto legge 34/2020 pari a 4.180 euro (inferiore allo sconto massimo pari a 5.500 euro, determinato calcolando la detrazione del 50% su 11mila euro). Imponibile e Iva non soggetto a sconto 6.820 euro, totale fattura di 11mila euro. Viceversa, se lo sconto è l’importo massimo pari a 5.500 euro, a fronte di una fattura di 10mila euro più 1.000 euro di Iva, l'importo corrisposto non scontato è pari a 5.500 euro.
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