Il liquidatore può chiedere la definizione agevolata

Nel procedimento prefallimentare, il liquidatore della società cancellata dal registro delle imprese è legittimato, entro cinque anni dalla richiesta di cancellazione, a presentare la domanda per accedere alla definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione. E il debitore non ha alcun diritto di ottenere un rinvio della trattazione del procedimento per provvedere. Il Tribunale può dunque dichiarare il fallimento, nel caso in cui ci siano i presupposti, su istanza dell’agente della riscossione non ancora soddisfatto alla data della decisione. La Cassazione, con l’ordinanza 18310, respinge il ricorso di una Srl, estinta ma fallibile, contro il no a tempi meno stretti di quelli imposti - incompatibili con la facoltà di rateizzazione - per consentirle di presentare la dichiarazione di definizione agevolata.

Margini più ampi che la Suprema corte esclude, ricordando che, dopo l’entrata in vigore del Dlgs 175/2014, il liquidatore conserva il potere di aderire alla definizione agevolata. Mentre il tribunale può dichiarare il fallimento quando, come nel caso esaminato, la società non precisa come può reperire la liquidità utile alla rottamazione.