Controlli e liti

Rottamazione, uffici di Equitalia alle corde

di Silvia Marzialetti, Francesca Milano e Vera Viola

«I primi arrivano alle 3 di notte. Dopo, il flusso è continuo. Si forma una coda di centinaia di persone. Va avanti così da un paio di settimane»: questo il racconto di Cristina Zappìa, dottore commercialista con studio a Napoli, impegnata in prima persona nella complessa operazione della rottamazione di cartelle esattoriali.

Le liste autogestite

Su corso Meridionale a Napoli, dove ha sede una delle principali filiali di Equitalia, i contribuenti e i professionisti affluiti in piena notte per accedere al servizio informazioni (i più numerosi) ogni mattina organizzano una lista di prenotazioni autogestita. «Non sono mancati scontri e disordini - racconta un avvocato in attesa da ore - più volte sono accorsi anche polizia e carabinieri». Alle 8 e 15 l’ufficio apre e le nove postazioni allestite cominciano a smaltire la lunga coda. All’interno vengono distribuiti i “numeri” a chi arriva dopo l’orario di apertura. Ma le prenotazioni vengono sospese intorno alle 10 del mattino, poiché si ritiene che ci vorrà l’intera giornata per soddisfarle tutte. Non è finita, un addetto al ricevimento comincia a quel punto a compilare il terzo elenco della giornata, una “lista di riserva” da utilizzare nel caso avanzi un po’ di tempo.

Luigi Calandra, il direttore di Equitalia Campania, osserva: «La definizione agevolata è ormai diventata una mobilitazione generale. L’afflusso di contribuenti sin dal mese di gennaio si è progressivamente intensificato assumendo ormai proporzioni decisamente critiche presso i nostri sportelli». Francesco Giordano, coordinatore regionale della Fisac Cgil Equitalia, spiega che « il personale è stato via via fortemente ridotto mentre le procedure sono diventate più numerose e complesse. Oggi ci troviamo in una situazione difficile in cui anche garantire i turni è talvolta quasi impossibile».

Procedura online poco nota

Sono pochi, a Napoli come in altre città, i cittadini che hanno sostituito la procedura “fisica” con quella online. Stefano Cannarozzo, arrivato all’ufficio Equitalia di Milano (via Temolo) da Como per una cartella relativa ai contributi previdenziali, si stupisce nello scoprire che avrebbe potuto evitare coda e viaggio presentando la domanda direttamente sul sito di Equitalia. «Non ne sapevo niente - spiega - ma rivolgersi allo sportello è utile anche in caso di dubbi. Gli operatori sono preparati e cortesi». La cosa non è scontata, soprattutto vista la mole di lavoro a cui sono sottoposti. Nella sede di Milano alle 15 gli utenti in attesa sono ancora tanti e gli uffici dovrebbero chiudere alle 15,15. «Dopo un avvio prudente - racconta Mauro Pastore, direttore regionale di Equitalia Lombardia - l’interesse per la rottamazione si è costantemente incrementato ed ormai è un crescente, consistente, flusso presso tutti i nostri sportelli. Al momento molti contribuenti richiedono ancora la nostra assistenza per verificare la propria posizione e ottenere una simulazione della definizione tramite l’applicazione informatica, ma sono molti anche coloro che hanno già deciso di presentare l’istanza».

Secondo Pastore le richieste tramite Pec ed email rappresentano poco meno del 45% del totale, mentre sta crescendo il numero di professionisti che sceglie di utilizzare il canale EquiPro.

La convenzione con i Caf

Da qualche giorno è anche attiva la convenzione tra Caf ed Equitalia che permette ai cittadini di delegare al centro di assistenza fiscale la pratica di rottamazione delle cartelle. «Stiamo mettendo a punto una procedura informatica ad hoc - spiega Massimo Bagnoli, presidente della Consulta Caf - e sono già arrivate le prime richieste». Il Caf assiste nella valutazione della convenienza di aderire alla procedura e nella gestione della pratica. Al Caf, secondo Bagnoli, si rivolgeranno dipendenti e pensionati. E forse anche gli stranieri, come Marisol, originaria del Perù: «Sono arrabbiata perché devo pagare una multa», dice uscendo dall’ufficio Equitalia di Milano.

A Roma la tensione è alle stelle negli uffici di via Cristoforo Colombo. Sedici sportelli, 170 numeri distribuiti legalmente a tempo di record a partire dalle 8,15, più quelli distribuiti illegalmente da un abusivo in cambio di una ricompensa, alle prime luci dell’alba. Carta straccia per contribuenti ignari. «Diffidate dei numeretti abusivi», recita infatti un cartello affisso all’ingresso della filiale eppure, nonostante il monito, in molti si fanno abbindolare dalla promessa di un percorso celere.

Quando si arriva al redde rationem dei numeretti (legali e non) sovrapposti, la zuffa è inevitabile, tanto da determinare l’intervento dei carabinieri, ai quali non rimane che richiamare alla prudenza.

Tutto da rifare per Ivana, rubiconda signora in coda dalle 6, che se la prende con Pietro, disabile, cui lo «sportello amico» riserva una corsia preferenziale. E che pochi minuti dopo varca l’uscita soddisfatto: «Ho concluso la mia pratica: ora non mi resta che pagare».

Antonio, 62 anni, è arrivato dalla Cecchignola alle 3.30. «Ho passato la notte all’addiaccio - racconta indicando il marciapiede di via Cristoforo Colombo - ma almeno sono riuscito a conquistare il numero 1».

Delle criticità riscontrate dagli utenti è consapevole Sergio Frigerio, direttore Equitalia Lazio: «Nonostante l’impegno e la professionalità quotidiana profusa dai nostri colleghi, tutte le misure adottate per rendere più fluida la presenza negli sportelli non sono sufficienti ad assecondare le richieste della variegata platea di cittadini».

Che fare, allora? Frigerio elenca gli strumenti di self service «a distanza»: il nuovo portale; la mail dedicata e il recentissimo EquiPro.

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