Finanza

Sabatini, le banche possono finanziare prima del decreto del ministero

Le risorse cruciali per versare l’anticipo del 20% per industria 4.0

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di Roberto Lenzi

Per Sabatini e credito d'imposta per beni 4.0 i requisiti operativi devono essere soddisfatti entro il 31 dicembre 2021 per ottenere il contributo cumulato del 60% sui beni in consegna entro il 30 giugno 2022. Le imprese che vogliono ottenere la doppia agevolazione devono quindi rispettare doppi criteri: da una parte versare il 20% entro la fine dell'anno in corso, dall'altra farlo con una tempistica utile per non perdere la Sabatini.

Il punto

Considerando che, per le imprese, versare l'acconto prima di avere l'erogazione del finanziamento dalla banca può dare problemi, è opportuno per l'impresa, una volta presentata l'istanza, chiedere alla banca di anticipare l'erogazione anche se il ministero dello Sviluppo economico non ha ancora concesso il contributo. Alcune banche tendono ad attendere l'esito positivo dallo Sviluppo economico per la Sabatini, ma questo rischia di mandare fuori tempo le imprese che devono versare l'acconto utile ai fini del credito di imposta entro il 31 dicembre. Le piccole e medie imprese che intendono approfittare del credito d'imposta per beni 4.0 al 50%, una volta ordinato il bene e ottenuta la conferma d'ordine, devono versare un acconto per almeno il 20% entro il 31 dicembre 2021. Questo consente loro di realizzare l'investimento entro il 30 giugno 2022, mantenendo l‘agevolazione al 50 per cento. Dall'altra parte, l'istanza di accesso alla Sabatini deve essere presentata prima di ordinare il bene e/o di versare l'acconto.

Inoltre, nell'interpretazione che l'operazione finanziaria, leasing o finanziamento bancario deve essere utilizzata per corrispondere i pagamenti al fornitore per favorire le imprese che hanno attivato il doppio canale sulla Sabatini, il mnistero dello Sviluppo economico consente agli istituti finanziari di anticipare la delibera e l'erogazione rispetto alla concessione del contributo.

Il credito d'imposta per beni 4.0

Le imprese possono ancora aspirare ad ottenere il credito d'imposta per beni 4.0 nella misura massima del 50%, anche se la consegna del bene dovesse slittare al 2022. A condizione che entro la data del 31 dicembre 2021 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, la consegna potrà avvenire fino al 30 giugno 2022.

In questo caso, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro. Se la consegna dovesse slittare oltre il 30 giugno 2022, invece, il credito d'imposta subirebbe una riduzione, calando fino a una percentuale massima spettante del 40 per cento.

Possibile la delibera anticipata

L'accesso alla Sabatini prevede che l'impresa interessata presenti alla banca o all'intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale. Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla data di trasmissione, a mezzo posta elettronica certificata, della domanda. Per “avvio dell'investimento” il ministero dello Sviluppo economico intende la data di inizio dei lavori di costruzione relativi all’investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. Tuttavia, sarebbe opportuno che l'impresa beneficiaria, per essere certa di non incorrere in revoche, utilizzasse i fondi richiesti alla banca per effettuare i pagamenti al fornitore. In questo senso, l'aiuto arriva dalla normativa Sabatini, la quale prevede che la stipula del contratto di finanziamento possa avvenire anche prima della ricezione del provvedimento di concessione del contributo, senza quindi dover attendere i mesi che generalmente intercorrono tra la presentazione della domanda e la ricezione del decreto di concessione del contributo da parte dello Sviluppo economico; considerando una media attendibile di circa tre mesi per giungere alla concessione del contributo, le imprese che intendessero attendere la concessione sarebbero fuori tempo per versare l'acconto entro il 31 dicembre dell'anno corrente.

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