Imposte

Sabatini-ter, i format delle istanze

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di Alessandro Sacrestano

Sono in tutto nove le pagine del modulo di domanda per avere accesso all’incentivo Sabatini-ter , per il quale lo scorso 15 febbraio il ministero dello Sviluppo economico ha reso disponibile la circolare esplicativa n. 14036 (si veda il Sole 24Ore del 16 febbraio).

La circolare ha sensibilizzato in misura ampia che, tanto l’istanza quanto gli eventuali allegati, andranno redatti solo ed esclusivamente utilizzando i format ufficiali, disponibili nelle sezioni dedicate del sito www.mise.gov.it . Eventuali difformità rispetto a tale indicazioni, comporteranno l’esclusione della richiesta di agevolazione.

La domanda di agevolazione va presentata in bollo, tranne nei casi di Pmi appartenenti ai settori agricoli e della pesca, e deve essere compilata dall’impresa richiedente in formato elettronico. Successivamente, va inviata a mezzo posta elettronica certificata agli indirizzi delle banche/intermediari finanziari aderenti alla convenzione.

Il modulo va sottoscritto, a pena di invalidità, dal legale rappresentante dell’impresa proponente o da un suo procuratore, mediante firma digitale, da apporsi precedentemente o contestualmente alla data della Pec che certifica la trasmissione della domanda di accesso alle agevolazioni.

Alla domanda dovranno allegarsi ulteriori documenti. Quando, infatti, la sottoscrizione del modulo avviene da parte dal procuratore dell’impresa, sarà necessario inviare anche una copia dell’atto di procura e del documento di identità del legale rappresentante. Considerato che la dimensione dell’impresa richiedente è calcolata in rapporto anche ai suoi rapporti di associazione/collegamento, nelle menzionate fattispecie l’impresa dovrà allegare anche il «Prospetto per il calcolo dei parametri dimensionali», secondo il modello disponibile sul sito del Mise.

Qualora il contributo richiesto, infine, superi i 150mila euro, alla domanda andranno accluse anche le dichiarazioni sostitutive di atto notorio propedeutiche all’ottenimento delle informazioni antimafia sui soggetti sottoposti a verifica.

Sarà la banca/intermediario finanziario, ricevuta la domanda di agevolazione dell’impresa e i relativi allegati, a verificarne la regolarità formale, nonché la sussistenza dei requisiti di natura soggettiva relativi alla dimensione di impresa.

Il modulo si apre con le classiche informazioni anagrafiche dell’impresa richiedente l’agevolazione, nonché del soggetto firmatario della domanda. Si passa, successivamente, ai dati sulla sede legale e sull’eventuale sede operativa interessata dall’investimento.

Dopo questa fase iniziale, si passa alla descrizione dell’investimento da realizzarsi. In questa sezione, trova spazio la possibilità di evidenziare se l’investimento riguardi o meno una delle tipologie interessate dalla riserva di fondi e dall’incremento di contributo, ossia quelli in tecnologie digitali o sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti. In questa stessa sezione va indicata la data dell’avvio dell’investimento.

Nella parte immediatamente successiva, l’impresa dovrà illustrare le caratteristiche del finanziamento richiesto ed il settore di attività in cui materialmente opera, oltre alle sue caratteristiche dimensionali.

Fra le dichiarazioni prestampate, cui il richiedente dovrà dare assenso, una riguarda la segnalazione circa un’eventuale precedente richiesta di agevolazione, sui medesimi beni oggetto di domanda, conclusasi negativamente. In alternativa, andrà evidenziato di quali altre agevolazioni si è fruito. A tal riguardo, con la sottoscrizione del modulo di domanda, l’impresa si impegna a non presentare altra istanza di concessione del medesimo contributo a valere sugli stessi beni.

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