Adempimenti

Saldo annuale Iva per il 2019 entro i termini di Redditi 2020

Beneficiano della proroga anche esercenti impresa, arte o professione

di Giuseppe Morina e Tonino Morina

Il saldo annuale Iva per il 2019 può essere versato entro i termini previsti per i pagamenti dei Redditi 2020, per il 2019, applicando la maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese successivo al 16 marzo 2020. I contribuenti, che non hanno pagato il saldo Iva del 2019, devono prima verificare se hanno diritto a qualche proroga, per evitare la maggiorazione dello 0,40 per cento.

Tra i contribuenti che beneficiano della proroga del saldo Iva 2019 rientrano, ad esempio, gli esercenti impresa, arte o professione con ricavi o compensi non superiori a 2milioni di euro nel periodo d'imposta 2019, per i quali sono stati sospesi i versamenti da autoliquidazione che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo e il 31 marzo 2020, relativi:
- alle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi assimilati al lavoro dipendente;
- all’Iva, e, quindi, anche al saldo Iva 2019, in scadenza il 16 marzo 2020;
- ai contributi previdenziali e assistenziali e ai premi per l’assicurazione obbligatoria.

I versamenti sospesi dovranno essere effettuati, senza sanzioni e senza interessi, in unica soluzione entro il 16 settembre 2020, o a rate fino a un massimo di 4 rate mensili di pari importo, con prima rata da pagare entro il 16 settembre 2020 e le successive entro il 16 di ciascun mese (articolo 127, comma 1, lettera b, decreto – legge 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto decreto “rilancio”).

I contribuenti, che non beneficiano di alcuna delle proroghe disposte a seguito del coronavirus, possono, ad esempio:
- avere versato il saldo Iva 2019 entro il 16 marzo 2020 in unica soluzione;
- rateare l’Iva a saldo 2019 e non rateare uno o più dei versamenti dei Redditi 2020.

Nonostante la girandola di proroghe dei pagamenti, il Governo non si è finora occupato del versamento a saldo delle imposte e dei contributi dovuti per il 2019 ed il primo acconto per il 2020, in relazione ai modelli Redditi 2020, per il 2019, la cui scadenza resta, al momento, in calendario il 30 giugno 2020, con possibile spostamento al 30 luglio 2020, con lo 0,40% in più.

Al momento, con il classico “comunicato – legge” del 22 giugno 2020, in attesa della pubblicazione del Dpcm, solo per i contribuenti soggetti agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e gli altri “collegati” agli Isa, quali, ad esempio, i contribuenti forfettari, la scadenza del 30 giugno 2020 è stata prorogata al 20 luglio 2020, e, di conseguenza, la scadenza del 30 luglio 2020, con lo 0,40% in più, si sposta al 20 agosto 2020 (tenendo anche conto della proroga feriale di agosto).

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