Finanza

Sanificazioni, istanza alle federazioni per l’aiuto alle società sportive

Fissate regole per attingere agli 86 milioni di euro destinati ai professionisti e dilettanti

di Jessica Pettinacci e Gabriele Sepio

Enti sportivi, pubblicate le istruzioni per l’accesso al contributo a fondo perduto a ristoro delle spese di sanificazione e prevenzione. Con il decreto del Presidente del Consiglio (Dpcm) adottato il 16 settembre sono state fissate le tempistiche e i criteri per l’attribuzione delle somme stanziate nel Fondo previsto dal Sostegni-bis (articolo 10, comma 3, del Dl 73/2021). Si tratta di una misura, la cui dotazione è stata di recente innalzata, in sede di conversione in legge, ad 86 milioni di euro e che si aggiunge al Fondo unico per il sostegno di associazioni e società sportive dilettantistiche (Asd e Ssd), anch’esso aumentato di 190 milioni per l’anno 2021.

La platea dei beneficiari è ampia e potrà interessare l’intero movimento sportivo italiano. Rientrano infatti nel novero sia le società professionistiche – a patto che non abbiano superato il valore della produzione di 100milioni di euro nel 2020 – sia le numerose Asd e Ssd iscritte nel Registro Coni.

A livello operativo, la presentazione della richiesta di erogazione del contributo dovrà avvenire a cura degli Organismi sportivi affiliati entro 60 giorni dalla pubblicazione del Dpcm. In particolare, le società sportive dovranno presentare la domanda alle rispettive Leghe o Federazioni sportive nazionali (Fsn), mentre le Asd/Ssd saranno tenute a rivolgersi alle Fsn, discipline sportive o enti di promozione sportiva presso cui sono associate.

Spetterà poi a questi Organismi sportivi il compito di accertare la sussistenza dei requisiti richiesti e predisporre un prospetto, secondo l’apposito modello predisposto dal Dipartimento dello Sport, recante i dati di tutti gli enti affiliati potenziali beneficiari.

In caso di esito positivo dei controlli sui giustificativi di spesa, sarà lo stesso Dipartimento Sport a provvedere all’erogazione del contributo in favore delle Asd/Ssd e società sportive beneficiarie.

Dal punto di vista oggettivo, il Dpcm inoltre perimetra l’ambito applicativo della misura a livello temporale nonché qualitativo e quantitativo. Oggetto di ristoro sono, infatti, solo le spese sostenute dagli enti sportivi nel periodo di emergenza sanitaria intercorrente tra il 24 ottobre 2020 e il 31 agosto 2021. Attenzione, poi, alla specifica tipologia rientrante nel contributo.

Senz’altro potranno includersi nel novero quelle spese relative, alla somministrazione dei tamponi, alla sanificazione degli ambienti sportivi, nonché, ad esempio, al costo del personale sanitario coinvolto. Con la precisazione, tuttavia, che una quota pari al 70% del contributo dovrà riguardare determinate tipologie di spese (i.e. somministrazione di tamponi e acquisto di dispositivi di protezionale) e non altre (ad esempio per acquisto termoscanner o dispositivi per garantire la distanza interpersonale).

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