L'esperto rispondeImposte

Sconto Imu-Tasi «condizionato» per gli iscritti all’Aire

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a cura di Pasquale Mirto

La domanda

Un cittadino italiano, residente a Milano fino al 2015, ha spostato stabilmente il suo luogo di lavoro e di vita familiare in una città svizzera e di conseguenza si è iscritto all’Aire; pertanto non ha più domicilio fiscale nel nostro Paese. Egli ha mantenuto la proprietà della sua ex-abitazione a Milano, che nel 2016 ha dato in locazione con regolare contratto 3+2 a canone concordato. L’inquilino vi ha posto la propria abitazione principale. Oggi, dovendo pagare al Comune di Milano l’Imu-Tasi per il 2017, il nostro lettore ritiene di poter godere di due sconti del 25% ciascuno cumulati tra loro: uno come italiano lavoratore all’estero iscritto Aire e uno come locatore di quell’appartamento a canone concordato. Chiede all’Esperto un parere, indicando anche le aliquote dovute e le norme di riferimento.

Per i residenti Aire l’unica agevolazione prevista è l’assimilazione dell’immobile posseduto all’abitazione principale, a condizione che non sia locato o dato in comodato e che non siano titolari di pensione erogata dal Paese estero di residenza. Non esiste, pertanto, un’agevolazione riservata agli italiani che lavorano all’estero. Nel caso prospettato il lettore avrà diritto alla sola riduzione del 25% per alloggio locato a canone concordato (legge n. 431/1998).
In merito all’aliquota da utilizzare il lettore potrà utilizzare quella dello 0,96 prevista per gli immobili locati con contratto registrato o, eventualmente, quella dello 0,65 se l’immobile è stato locato alle condizioni definite dall’«Accordo Locale per la città di Milano», meglio specificate nella delibera comunale di approvazione delle aliquote.

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