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Scontrini, un anno per preparare l’integrazione tra registratori telematici e Pos

Obbligo sanzionato dal 2026. Ogni punto vendita dovrà dotarsi di strumenti di accettazione dei pagamenti elettronici (hardware o software) integrati al dispositivo di emissione del documento commerciale

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a cura di Fabio Giordano, comitato tecnico AssoSoftware

Tra le norme per il contrasto all’evasione contenute nel disegno di legge di Bilancio 2025 è prevista una disposizione, in materia di pagamenti elettronici, che prevede l’obbligo, dal 1° gennaio 2026, di integrazione tra i sistemi di pagamento elettronico e i registratori telematici.

Ampio risalto è stato dato a questa notizia (si veda a tal proposito il precedente articolo di Alessandro Mastromatteo e Benedetto Santacroce «Pos e scontrini telematici sempre connessi dal 2026. Puniti i trasgressori») sulla quale si possono fare alcune considerazioni a livello tecnico, per cercare di capire quali potranno effettivamente essere gli impatti a livello software, con riferimento anche alle attuali modalità di invio telematico dei corrispettivi e di acquisizione degli stessi da parte dei gestionali di area contabile.

Il nuovo adempimento

Va premesso che la disposizione contenuta nel disegno di legge prevede che:

  • lo strumento mediante il quale sono accettati i pagamenti elettronici, hardware (ad esempio lettore per i Bancomat, carte di debito o credito, eccetera) o software (ad esempio app), dovrà essere sempre indissolubilmente collegato al dispositivo mediante il quale sono registrati i dati dei corrispettivi (registratore telematico o strumento software equivalente);
  • tale dispositivo dovrà trasmettere in modo aggregato entrambe le tipologie di dati (corrispettivi e pagamenti).

Quindi il legame rigido tra il singolo corrispettivo e il relativo pagamento dovrebbe rimanere confinato esclusivamente all’interno del dispositivo, mentre la trasmissione all’agenzia delle Entrate dei dati dei corrispettivi e dei relativi pagamenti continuerà a essere effettuata in modo aggregato.

Ciò indipendentemente dagli obblighi a carico degli intermediari finanziari, a loro volta vincolati a trasmettere le informazioni relative ai pagamenti a PagoPA nei giorni immediatamente successivi alla transazione. Informazioni poi inoltrate da PagoPA all’agenzia delle Entrate, al fine di garantire il monitoraggio costante e tempestivo dei flussi finanziari.

Ne consegue che:

  • ciascun punto vendita che emette corrispettivi dovrà dotarsi esclusivamente di strumenti di accettazione dei pagamenti elettronici (hardware o software) che possano funzionare solo se integrati al dispositivo di emissione del documento commerciale;
  • il dispositivo di emissione del documento commerciale continuerà a effettuare la trasmissione dei corrispettivi giornalieri e dei relativi incassi all’agenzia delle Entrate in modalità aggregata, come già avviene attualmente.

Probabilmente sarà necessaria l’integrazione delle specifiche tecniche e di conseguenza l’adeguamento del registratore telematico in relazione alle sue capacità di emettere il documento commerciale tracciando in maniera puntuale anche i dati del pagamento, il cui riepilogo deve essere poi inviato all’agenzia delle Entrate con cadenza giornaliera.

In ogni caso si renderà necessario l’interfacciamento del registratore telematico con gli strumenti di accettazione dei pagamenti elettronici, qualora già non lo fosse.

Le stesse considerazioni si possono fare anche nel caso in cui si utilizzi, in luogo del registratore telematico, uno strumento software di emissione del documento commerciale e di trasmissione all’agenzia delle Entrate dei corrispettivi giornalieri e dei relativi pagamenti.

I gestionali

Dal punto di vista dei gestionali prodotti dalle società di software associate ad AssoSoftware, che sono già ora in grado di recuperare dall’area riservata del contribuente sul sito dell’agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi giornalieri e dei relativi incassi trasmessi dai registratori telematici, potrebbe non essere necessario effettuare modifiche, qualora il tracciato di scarico dei dati rimanesse lo stesso.

Non è però neppure da escludere del tutto, ancorché non auspicabile, che con l’occasione l’agenzia delle Entrate possa decidere di richiedere qualche ulteriore dettaglio degli importi incassati, seppure sempre nell’ambito dei dati aggregati.

Gli strumenti stand alone

Un’ultima considerazione riguarda la possibilità di continuare a utilizzare strumenti hardware di accettazione dei pagamenti elettronici stand-alone, ossia quelli non integrati col registratore telematico. In questo caso, poiché le nuove disposizioni fanno riferimento ai soli corrispettivi, nulla sembrerebbe impedirne l’utilizzo in abbinamento all’emissione della fattura.

Quindi dovrebbe rimanere un’opzione quasi sempre possibile quella di emettere fattura elettronica in alternativa al documento commerciale, e continuare così a utilizzare il proprio Pos stand-alone.