L'esperto rispondeAdempimenti

Se l’F24 per la dichiarazione tardiva viene pagato in ritardo vale in assenza di imposte

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di Rosanna Acierno

La domanda

Ho trasmesso per conto di un mio cliente la dichiarazione Unico 2017 in ritardo il giorno 28 gennaio 2018. Mi sono poi accorto che il cliente ha pagato l’F24 di 25 euro per ravvedere la tardiva dichiarazione il 31 gennaio 2018. Il ravvedimento effettuato è valido e corretto, oppure necessita integrare e correggere quanto versato?

La dichiarazione presentata oltre la scadenza naturale per la trasmissione della stessa, ma entro i novanta giorni successivi, ossia nel periodo compreso tra il 1 novembre 2017 e il 29 gennaio 2018, si considera regolarmente presentata, trattandosi di cosiddetta «dichiarazione tardiva».
In questi casi è applicata la sanzione in misura fissa di 250 euro prevista per l’omissione della dichiarazione in assenza di debito d’imposta. La sanzione comminata al contribuente “tardivo” può essere ridotta, se lo stesso si avvale dell’istituto del ravvedimento operoso, previsto dall’articolo 13 del Dlgs 472/97, beneficiando in tal modo della riduzione a 1/10 della sanzione applicata. Pertanto, la tardività della presentazione della dichiarazione può essere sanata con il versamento della sanzione ridotta di 25 euro per ogni modello dichiarativo tardivamente trasmesso. Tutto ciò premesso, nel caso prospettato, in presenza della avvenuta trasmissione della dichiarazione tardiva entro 90 giorni dalla scadenza prefissata e in assenza di imposte dovute, il ravvedimento effettuato con tre giorni di ritardo dovrebbe essere comunque valido, considerato che in tal caso la riduzione della sanzione é pari a 1/10 e che sulle sanzioni non sono dovuti interessi.

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