I temi di NT+Le massime di Cassazione

Società estinta, obbligo della dichiarazione, sanzioni tributarie

Non rileva la fine lavori per l’agevolazione prima casa e quindi non è causa di forza maggiore

Non costituisce causa di forza maggiore in grado di scongiurare la revoca dell’agevolazione prima casa la mancata ultimazione dei lavori di ristrutturazione che consente di abitare l’immobile acquistato. Questo in quanto la fattispecie agevolativa coincide col requisito soggettivo del trasferimento della residenza entro i diciotto mesi nel comune in cui si trova l’immobile acquistato anziché col requisito oggettivo dell’abitabilità della prima casa. Pertanto la mancata ultimazione dei lavori della prima casa risulta essere inconferente e non può rappresentare una causa di forza maggiore.

Cassazione, ordinanza 4981/2021

L’estraneità alla gestione dell’amministratore può salvare dalla bancarotta

La giovane età dell’amministratore di diritto della società poi fallita e la sua estraneità alla gestione desumibile dalla procura subito affidata al padre, possono evitare la sua condanna per bancarotta fraudolenta distrattiva a motivo della mancanza di consapevolezza circa il danno arrecato al patrimonio della società. L’accertamento dell’elemento oggettivo di pericolosità del fatto distrattivo e il derivato dolo generico devono essere valutati previa disamina della situazione patrimoniale e finanziaria dell’azienda e del contesto in cui essa ha operato. In tal caso può emergere, in via postuma, l’elemento oggettivo del pericolo recato al patrimonio dell’impresa e l’elemento soggettivo della consapevolezza e/o della volontà della condotta dell’agente.

Cassazione, sentenza 7240/2021

Cessione di azioni o partecipazioni rilevante ai fini Iva se c’è interferenza diretta o indiretta nella gestione della società

Le operazioni di cessione relative ad azioni o partecipazioni in una società non sono imponibili ai fini Iva se sono occasionali. Per contro, sono imponibili ai fini Iva se sono “commerciali”, ossia quando esse sono state effettuate nell’ambito di un’attività commerciale di acquisizione di titoli funzionale a realizzare un’interferenza diretta o indiretta nella gestione delle società per le quali è avvenuta l’acquisizione delle partecipazioni.

Cassazione, ordinanza 5156/2021

Estinzione della Sas ma senza estinzione per i soci delle obbligazioni sociali

L’estinzione della società in accomandita semplice, conseguente alla sua cancellazione dal registro imprese, non determina l’estinzione dell’obbligazione sociale ma soltanto il suo trasferimento in capo ai soci. Per quanto riscosso a seguito di liquidazione questi ne rispondono, secondo lo stesso regime di responsabilità vigente pendente societate. In misura limitata, quali soci accomandanti che non si sono ingeriti nella gestione della società oppure illimitatamente, quali soci accomandatari o quali soci accomandanti che si sono ingeriti nella gestione della società.

Cassazione, ordinanza 5577/2021

Sanzione tributaria anche se il medesimo fatto costituisce oggetto della notizia di reato

La sanzione tributaria deve in ogni caso essere irrogata anche quando il medesimo fatto ha rilevanza penale e costituisce oggetto della notizia di reato alla luce del principio di specialità, inteso come previsione dell’applicazione della sola disposizione speciale quando uno stesso fatto è punito da una disposizione penale e da una disposizione che prevede l’irrogazione di una sanzione amministrativa. Tale principio di specialità è da riferirsi, infatti, soltanto alla materiale applicazione della sanzione senza alcuna considerazione delle fasi anteriori dell’accertamento, della contestazione e dell’irrogazione, che procedono comunque autonomamente.

Cassazione, ordinanza 5617/2021

Curatore obbligato alla presentazione della dichiarazione in scadenza dopo la sua nomina

È di competenza del curatore della società fallita, analogamente a quanto avviene per la presentazione della dichiarazione Iva, la presentazione della dichiarazione dei redditi la cui scadenza sia successiva alla data della sua nomina. Questo in quanto il curatore nominato, seppure senza assumerne il rischio tipico che la caratterizza, si trova nella medesima posizione di potere/dovere propria dell’imprenditore e nell’ambito del proprio ufficio è tenuto a considerare la tutela dei creditori privilegiati come lo Stato.

Cassazione, ordinanza 5623/2021

Nella società estinta il rimborso Iva va richiesto pro-quota solo dagli ex soci

Il diritto al rimborso del credito Iva dopo l’estinzione della società può essere azionato pro quota dagli ex soci e/o dai loro successori ma mai dall’ex liquidatore, perché l’estinzione della società, di persone o di capitali, fa venir meno di ogni rapporto giuridico facente capo alla società estinta. Per contro viene a determinarsi un fenomeno successorio in base al quale i diritti e i beni non compresi nel bilancio finale di liquidazione della società estinta si trasferiscono, sempre ai soci, in regime di comunione indivisa.

Cassazione, ordinanza 5687/2021