L'esperto rispondeAdempimenti

Sospensione rate mutuo, gli indicatori svelano il calo di liquidità: le risposte al Forum sul coronavirus

Possibile inviare i quesiti fino alle 18 di venerdì 3 aprile

di Alessandro Germani

La domanda

Pubblichiamo delle risposte ai quesiti dei lettori arrivati al forum del Sole 24 Ore. Fino alle 18 del 3 aprile è possibile inviare i quesiti a www.ilsole24ore.com/forumcoronavirus (dove sono consultabili le risposte). Per comodità i quesiti sono divisi in: lavoro;  fisco; giustizia; famiglia ammortizzatori e imprese

IL CALO DI LIQUIDITÀ

Uno dei requisiti per accedere alla sospensione delle rate mutuo è quello di aver subito carenze di liquidità. Il concetto di liquidità va inteso come stock o come flusso ? Una società che ha visto scendere la disponibilità di conto corrente da tre milioni a due milioni per la riduzione di liquidità generata nel mese di marzo 2020, ha diritto alla sospensione delle rate?

In base al comma 3 dell’articolo 56 del Dl 18/20 la comunicazione prevista al comma 2 è corredata della dichiarazione con la quale l’impresa autocertifica, secondo l’articolo 47 del Dpr 445/2000, di aver subito in via temporanea carenze di liquidità quale conseguenza diretta della diffusione dell’epidemia da Covid-19. Al riguardo si ritiene che il concetto di liquidità debba essere considerato in relazione agli impegni che l’impresa si trova a dover fronteggiare. Se per ipotesi gli impegni dell'impresa sono pari a tre milioni, una riduzione della cassa da tre a due milioni potrà mettere in difficoltà l’impresa. Viceversa se tali impegni ammontano a un milione, l’impresa ben potrà farvi fronte nonostante il calo dei suoi incassi. Concettualmente, quindi, occorre guardare a indicatori di liquidità quali il capitale circolante netto, l'indice di disponibilità, l’indice di liquidità.

PROROGA DICHIARAZIONI

Il periodo di imposta di una società di capitali termina il 30 aprile di ogni anno. La presentazione del modello Redditi e Irap del periodo di imposta 2018-2019, il cui termine scade il 31 marzo, rientra nella proroga degli adempimenti tributari prevista dal Dl 18/20 e, quindi, il modello può essere presentato entro il 30 giugno?

La risposta è affermativa. L'articolo 62, comma 1 del Dl 18/20 stabilisce che per i soggetti che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato sono sospesi gli adempimenti tributari diversi dai versamenti e diversi dall’effettuazione delle ritenute alla fonte e delle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020. Il caso del contribuente, che ha un esercizio chiuso al 30 aprile 2019 ed è tenuto quindi (secondo l’articolo 2 del Dpr 322/98) a presentare la dichiarazione entro l’ultimo giorno dell’undicesimo mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, ovvero entro il 31 marzo 2020, beneficia del differimento, potendo quindi presentare la dichiarazione entro il successivo termine del 30 giugno 2020.

CREDITI DETERIORATI

La comunicazione prevista dall’articolo 56 del Dl 18/2020 alle banche creditrici deve essere depositata prima della notifica di revoca delle agevolazioni creditizie concesse o produce i suoi effetti anche presentandola dopo?

Occorre tenere in considerazione che la moratoria dei finanziamenti di cui all’articolo 56 del Dl 18/20 si applica a quelli in bonis, come chiarito sia dal comma 4 della disposizione in esame sia dalle recenti Faq del Mef. Non è chiara la fattispecie a cui fa riferimento il lettore. Se però la stessa consiste nella revoca dei finanziamenti da parte dell’istituto di credito che si fonda su mancati pagamenti dell’impresa, tali per cui l’esposizione della medesima sia classificabile deteriorata ai sensi della normativa bancaria, in tal caso ciò precluderebbe l’accesso alla moratoria.

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