Professione

Sostegno al reddito e smart working, un piano di emergenza per gli studi

Confprofessioni mette in campo un pacchetto di misure per contrastare l’emergenza

di Giuseppe Latour

Salvaguardare i livelli occupazionali negli studi. È l’obiettivo del piano di interventi straordinari attivato da Confprofessioni, d’intesa con le parti sociali del comparto. Tutti gli organismi bilaterali del Ccnl degli studi professionali (Cadiprof, Ebipro e Fondoprofessioni) sono in campo contro l’emergenza.

L’allarme di Stella

«L’inarrestabile diffusione del virus sta mettendo in ginocchio il sistema degli studi. Da una parte ci sono le professioni in trincea, i medici di medicina generale, in primis. Dall’altra parte ci sono gli studi professionali di consulenti del lavoro e commercialisti. Ma ci sono anche gli studi di dentisti e veterinari che non hanno interrotto le loro prestazioni». Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella descrive in questo modo lo scenario che sta mettendo a dura prova oltre 1,4 milioni di liberi professionisti e che rischia di compromettere i livelli occupazionali di oltre 100mila studi professionali.

Le misure attivate

Queste le misure. Partito con una dote di 4 milioni, il piano «Emergenza Covid 19», varato nei giorni scorsi da Confprofessioni e gestito operativamente da Ebipro, è stato incrementato di ulteriori 4 milioni che agiscono su quattro assi: sostegno al reddito, ammortizzatori in deroga, smart working, garanzie Fidiprof su prestiti e finanziamenti. Ulteriori misure sono allo studio.

Lo smart working

Sul fronte del lavoro agile, Ebipro è intervenuto in favore dei propri iscritti con uno contributo di 2 milioni di euro per agevolare lo smart working. Al datore di lavoro viene infatti riconosciuto per ogni dipendente (fino a un massimo di cinque) un rimborso di 500 euro per le spese sostenute per l’avvio del lavoro a distanza e per l’acquisto di strumentazioni per svolgere il lavoro dal proprio domicilio o comunque da remoto.

Il decreto Cura Italia consente, poi, agli studi professionali di accedere all’assegno ordinario erogato dal Fondo di integrazione salariale, nel caso in cui impieghino più di cinque dipendenti o alla Cig in deroga nel caso in cui il numero degli occupati sia inferiore a cinque. Anche in questo caso, l’Ente bilaterale si allinea alle misure contenute nel decreto e sta definendo una nuova prestazione, un “contributo speciale” dalla dote di un milione di euro.

Il sostegno al reddito

Ancora, 4 milioni sono destinati ad implementare le risorse di sostegno al reddito per tutti quei lavoratori che non riusciranno a beneficiare degli ammortizzatori sociali previsti dal decreto Cura Italia. Passando a Fidiprof, società cooperativa di garanzia fidi, ha appena raggiunto un’intesa con il Gruppo Igea Banca per la definizione di un plafond speciale di 15 milioni di euro, per interventi di liquidità.

E c’è anche l’emergenza sanitaria. La Cassa di assistenza sanitaria integrativa (Cadiprof) e Gestione professionisti, il “braccio sanitario” della bilateralità del Ccnl degli studi professionali, ha integrato le prestazioni del Piano sanitario rivolto ai liberi professionisti, con una nuova garanzia per ricovero medico da coronavirus e per isolamento domiciliare. La prestazione scatta in caso di positività al virus Covid 19, come pure in caso di isolamento domiciliare.

La prestazione eroga 500 euro in caso di positività. Sul fronte dei dipendenti degli studi interviene, invece, Cadiprof, che ha attivato una diaria per il Covid 19. Anche in questo caso per l’attivazione della garanzia è necessario il referto del tampone che attesti la positività.

La formazione

E la formazione, intanto, non si ferma. Fondoprofessioni, il Fondo paritetico per la formazione professionale negli studi professionali, ha deciso di dare più spazio alla formazione e-learning, oltre a garantire una maggiore flessibilità nei tempi di richiesta dei contributi e di partecipazione ai corsi finanziati. Sospese, dunque, tutte le attività formative d’aula, nell’ambito dei piani formativi finanziati.

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