Imposte

Sotto la lente del fisco il rispetto del principio di democraticità

Periodica revisione del libro soci cui va iscritto solo chi partecipa alla vita sociale

di Andrea Mancino e Gabriele Sepio

Uno degli aspetti formali, che in sede di verifica fiscale acquisisce tuttavia valore sostanziale, è il rispetto del principio di democraticità. La carenza di tale requisito comporta effetti decisamente importanti sull’ente ivi inclusa la perdita della qualifica di associazione sportiva dilettantistica.

La lettura congiunta dell’articolo 90 della legge 289/02 (previsione confermata anche dal Dl 36/21) e dell’articolo 148 del Tuir, indica la necessità di garantire una disciplina uniforme (tutti i soci devono avere i medesimi diritti) e non temporanea del rapporto associativo, nonché l’effettiva partecipazione dei soci alle assemblee.

Con riferimento a questo ultimo aspetto le contestazioni possono riguardare anche il riscontro di coerenza tra il numero di soggetti iscritti nel libro soci e i verbali delle assemblee che, non di rado, riportano un numero esiguo di partecipanti. Si tratta di una asimmetria piuttosto frequente che muove sovente dalla sovrapposizione delle due diverse figure del socio e del tesserato e dalla errata convinzione che solo le quote versate dai primi possano fruire del regime di decommercializzazione previsto dal Tuir. Un tema chiarito anche dalla circolare dell’agenzia delle Entrate n. 18/E che puntualmente specifica l’omogeneo trattamento fiscale delle quote relative a soci e tesserati.

La frequenza con cui si presentano queste tipologie di controlli porta a ritenere opportuno eseguire periodicamente una adeguata revisione del libro soci limitando l’iscrizione solo ai soggetti effettivamente interessati ad acquisire tale qualifica. Nello specifico riservando tale status a coloro che partecipano attivamente alla vita sociale, senza includervi chi è interessato unicamente a praticare l’attività sportiva.

Altro aspetto da considerare è il carattere non temporaneo dello status di socio e non vincolato, evidentemente, all’anno sociale. Criticità, quest’ultima piuttosto diffusa tenendo conto la qualifica di socio si perde con atto unilaterale di recesso oppure integrando una delle esclusioni previste statutariamente o per legge.

Sempre nell’ottica di salvaguardare il rispetto del principio di democraticità va precisato che la categoria dei soci è unica e deve garantire il diritto di voto senza alcuna differenziazione. Pertanto la presenza di clausole statutarie volte a differenziare il voto dei soci (voti plurimi) a seconda della categoria di appartenenza (soci fondatori ecc.) possono compromettere lo status di associazione sportiva dilettantistica e dei relativi vantaggi fiscali a queste dedicati.

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