Diritto

Spetta all’esperto validare la ragionevolezza di tempi più lunghi

La regola da seguire quando l’iter post-trattative non prevede l’attestazione

Close-up of female hands with pay slips, utility bills, account statements, payment receipts. A woman makes a count of household, family expenses with a calculator at home on the table.

Quando, all’esito delle trattative, si sceglie un percorso che non prevede l’attestazione, il giudizio di ragionevolezza sulla durata del piano spetta all’esperto.

La giurisprudenza (si veda l’articolo a fianco) esclude, anche nella composizione negoziata, la possibilità di progetti di risanamento che superino i cinque anni, a meno che la maggior durata sia «puntualmente giustificata dal debitore con motivazione che l’attestatore deve ritenere adeguata».

Per spingersi oltre i cinque anni, quindi, non...