Adempimenti

Split payment fino al 30 giugno 2023: sì del Consiglio Ue

Il Mef: raggiunto l’accordo politico sulla proposta di decisione, che sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Ue

Anche l’ultimo step a livello comunitario si è completato. Con il sì del Consiglio Ue alla proposta di decisione della Commissione europea l’Italia è autorizzata a prorogare lo split paument fino al 30 giugno 2023. A renderlo noto è il Mef, in un comunicato diffuso nella mattina di venerdì 3 luglio, in cui comunica che il Consiglio ha «raggiunto l'accordo politico sulla proposta di decisione, che sarà formalmente adottata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea non appena saranno finalizzati i testi in tutte le lingue ufficiali dell'Unione europea».

Perimetro invariato
Non ci sarà nessuna modifica del perimetro attuale di applicazione del meccanismo della scissione dei pagamenti. Sempre il Mef ricorda, infatti, che «lo split payment continuerà ad applicarsi fino al 30 giugno 2023 alle operazioni effettuate nei confronti di pubbliche amministrazioni e altri enti e società secondo quanto previsto dall'articolo 17-ter» del Dpr 633/1972.

La richiesta dell’Italia era, infatti, arrivata in due step. Prima con la lettera del nostro Paese datata 4 dicembre 2019 era stato chiesto alla Commissione di restringerne il campo alle cessioni di beni/prestazioni di servizi nei confronti delle sole pubbliche amministrazioni. Poi la lettera del 27 marzo 2020 - inviata già in piena emergenza Covid-19 - ha corretto il tiro chiedendo che l'ambito di applicazione della misura continuasse a includere le operazioni effettuate sia nei confronti delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni centrali e locali sia nei confronti delle società quotate incluse nell'indice Ftse Mib.

La proposta della Commissione Ue
Il 22 giugno la Commissione europea aveva adottato la proposta di decisione di esecuzione del Consiglio (COM(2020) 242 final) per estendere fino al 30 giugno 2023 la durata della decisione di esecuzione (UE) 2017/784 che autorizza l'Italia ad applicare lo split payment come misura speciale di deroga agli articoli 206 e 226 della direttiva 2006/112/Ce in materia di Iva.

Il monitoraggio
In ogni caso la proroga sarà sottoposta ad attento monitoraggio delle istituzioni comunitarie. Entro il 30 settembre 2021, è previsto l'impegno di trasmettere alla Commissione Ue una relazione sulla situazione generale dei rimborsi Iva ai soggetti passivi in split payment, in particolare sulla durata media della procedura di rimborso.

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