Imposte

Sportivi professionisti, niente compensazione per il contributo dello 0,5%

Il Dpcm stabilisce che l’importo non si può ridurre con i crediti che lo sportivo vanta con l’Erario e/o gli istituti previdenziali

di Paolo Lucarini e Lucia Zedda


Con il nuovo Dpcm sugli sportivi - in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale - vengono date le prime indicazioni per il versamento del contributo pari allo 0,5% della base imponibile di cui al comma 5-quinques dell’articolo 16 del Dlgs 147/2015, introdotto dal Dl 34/2019 in sede di conversione e le modalità di accesso ai fondi da parte delle federazioni.

Sportivo obbligato al versamento e niente compensazione

È stato innanzitutto chiarito che il soggetto obbligato al versamento del contributo è lo sportivo professionista (e non il club datore di lavoro), il cui inadempimento inficerebbe l’applicazione stessa del regime con potenziale impatto negativo per i club.

Il decreto stabilisce che lo sportivo professionista debba effettuare il versamento attraverso l’utilizzo del modello F24 entro la scadenza prevista per il pagamento del saldo delle imposte dell’anno fiscale nel quale è stato applicato il regime di favore, solitamente ricadente il 30 giugno dell'anno successivo.

Scadenza diversa è invece prevista per coloro che hanno aderito al regime agevolato già nell’anno fiscale 2019, tramite la presentazione della dichiarazione dei redditi: in tal caso il termine per il pagamento è fissato per il prossimo 15 marzo 2021.

L’omesso o insufficiente versamento del contributo entro le scadenze sopra riportate comporta la decadenza dal beneficio ex post con conseguente ripresa a tassazione dell’imponibile esentato. È stato altresì chiarito che il contributo non potrà essere compensato con eventuali altri crediti che lo sportivo vanti nei confronti dell'erario e/o degli istituti previdenziali.

Contestualmente al versamento, lo sportivo professionista comunica al Dipartimento per lo Sport attraverso lo specifico modulo pubblicato sul sito del Governo www.sport.governo.it l'adesione al regime insieme alla somma versata, i dati identificativi del soggetto optante, del datore di lavoro e della federazione sportiva nazionale di appartenenza.

I fondi per le federazioni

In aggiunta a quanto sopra, il Dpcm definisce anche le modalità di accesso ai fondi da parte delle federazioni sportive che presentino un progetto, un programma o un piano finalizzato al sostegno dei settori giovanili di propria competenza. Innanzitutto, viene chiarito che potranno accedervi solo le federazioni le cui società affiliate abbiano stipulato dei contratti con sportivi professionisti beneficiari del regime in oggetto.

L’agenzia delle Entrate, entro 60 giorni dalla scadenza dei termini previsti per il pagamento del contributo, comunica al Dipartimento per lo sport l’ammontare dei versamenti ricevuti, i dati identificativi degli sportivi e dei loro datori di lavoro. Ogni anno sarà pubblicato ad opera del Dipartimento per lo sport un elenco dei contributi raccolti suddiviso per federazione di riferimento e l'ammontare riportato rappresenterà il limite massimo di contributo al quale le federazioni potranno accedere.

Si ricorda che per beneficiare dei fondi di cui sopra, le federazioni dovranno presentare un progetto, un programma o un piano finalizzato al sostegno dei settori giovanili di propria competenza secondo le modalità, contenuti e tempistiche stabilite dal Dipartimento per lo sport.

Una commissione composta da tre membri del Dipartimento per lo sport si occuperà di valutare l’ammissibilità delle istanze pervenute e presenterà al Dipartimento stesso una proposta di ammissione delle istanze selezionate.

Il Dipartimento, che detiene il potere di approvazione finale delle istanze ritenute adeguate, al termine delle procedure di approvazione erogherà alle federazioni con apposito provvedimento il contributo. Ad oggi rimangono ancora in sospeso vari dettagli operativi che saranno probabilmente oggetto di chiarimento nelle prossime settimane, ma allo stesso tempo si può affermare che il decreto tanto atteso, anche se ancora in corso di pubblicazione, ha fatto salva l'applicazione del regime impatriati agli sportivi professionisti.

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